realizzato dalla classe 2.0(1Esa) e coordinati dalla prof.ssa Crisostamo Concetta Maria

giovedì 15 giugno 2017

LICEO FERMI: IL PROGETTO PER IMPARARE AD ARGOMENTARE E DIBATTERE

LICEO FERMI: IL PROGETTO PER IMPARARE AD ARGOMENTARE E DIBATTERE

“Distinta…mente”, discutere per crescere
Di F. Petrarca, M. Mangiacrapa e A. Pellegrino


Nell’antica Roma, per coloro che appartenevano ai ceti più elevati e che desideravano intraprendere la carriera politica, di grande importanza era la scuola del rethor, il retore, il maestro di eloquenza che insegnava le tecniche argomentative e l’arte di parlare in pubblico. L’arte di saper parlare e persuadere è ritenuta altresì importante dal Dirigente Scolastico del Liceo Scientifico Enrico Fermi Adriana Mincione, che dallo scorso anno scolastico ha implementato il Progetto “Distinta…mente – argomentare e dibattere”, il cui scopo è quello di sviluppare il pensiero critico dei giovani per renderli adulti capaci di esercitare consapevolmente un ruolo attivo in ogni processo decisionale. La metodologia utilizzata per la realizzazione del Progetto è il debate che consiste in un confronto nel quale due squadre, composta ciascuna di 4-5 studenti, sostengono e controbattono un’affermazione o un argomento dato, ponendosi in un campo pro o nell’altro contro. Dal tema scelto prende il via un vero e proprio dibattito, una discussione formale, dettata da regole e tempi precisi, per preparare la quale sono necessari esercizi di documentazione ed elaborazione critica. Al termine del confronto l’insegnante valuta la prestazione delle squadre assegnando un voto che misura le competenze raggiunte. Secondo la prof.ssa Iolanda Riccardi, referente del Progetto, dibattere e confrontare le proprie idee su un tema che riguarda i ragazzi da vicino li aiuta nell’autovalutazione, nell’accettare e confrontare le proprie idee con quelle altrui, nell’imparare a selezionare le fonti e nel migliorare la propria consapevolezza culturale e l’autostima. Il debate, quindi, allena la mente a considerare posizioni diverse dalle proprie e a non fossilizzarsi su personali opinioni. Abbiamo quindi chiesto a un alunno-partecipante, Gennaro Santoro, studente di IV I, cosa pensasse di questo Progetto: “Ho avuto la possibilità di partecipare anche l’anno scorso, quindi quest’anno ero già preparato psicologicamente ad una simile situazione. L’anno scorso sono stato fortunato, perché ho avuto l’occasione di collaborare con ragazzi che erano di quarta e quinta: io essendo di terza ho avuto la possibilità di imparare molto da loro. Si tratta di fatto di un Progetto che non implica una stretta correlazione tra professore e studente, anzi al contrario, viene data la possibilità di essere particolarmente liberi, quasi sulla formula peer to peer che ultimamente viene molto portata avanti. E quindi sì, ho avuto la possibilità di imparare molto da persone che comunque considero miei amici. Posso dire che l’assimilazione di queste informazioni è stata molto molto leggera, assolutamente non forzata. Il dibattito che mi ha entusiasmato di più è stato quello che verteva su digito ergo sum, che era ovviamente un riferimento a Cartesio, quindi a cogito ergo sum, però in un parallelismo con quella che è la realtà contemporanea, quindi il rapporto che noi abbiamo con la tecnologia. Questo dibattito è stato particolarmente entusiasmante perché era il primo approccio a questo tema, infatti si fece in aula magna e parteciparono molte classi, quindi vi fu davvero il piacere di parlare, dire la mia e al contempo di confrontarmi con altre persone e di essere sostenuto dal pubblico che fondamentalmente erano miei compagni.” L’entusiasmo di Gennaro, ci consente di affermare che il saper dibattere e conoscere anche l’antitesi di ciò che si sostiene è il miglior modo per crescere. Per questo quando gli chiediamo quanto il Progetto abbia inciso sulla possibilità di prendere in considerazione tutti gli aspetti di un pensiero su uno specifico tema, risponde: “È molto importante aprire la mente, specialmente in questa fase della nostra vita in cui è necessario recepire il maggior numero di informazioni possibili perché dobbiamo formare la nostra persona. Chiudere i battenti a pensieri e opinioni contrastanti alle nostre sarebbe davvero un suicidio per la nostra persona, soprattutto alla nostra età. E quindi sì, ho avuto la possibilità, non che non lo fossi prima, di aprirmi ancor di più a idee che magari in passato non avrei accettato con molto piacere. Dunque consiglio questo Progetto a chiunque voglia confrontarsi e approfondire tematiche interessanti e molto vicine a noi e lo propongo ai miei coetanei anche perché spesso la scuola è carente sotto questo aspetto e questo Progetto è molto utile nella formazione del singolo individuo. Si riescono infatti a sviluppare incredibili abilità che insegnano a collaborare, verbo che oggi è chiave di qualunque attività, come anche nel passato.” 

martedì 13 giugno 2017

AL LICEO FERMI LA COMPAGNIA TEATRALE “S’ACCUMMENCIA ACCUSSI’”, PRESENTA UNO SPETTACOLO DEDICATO AL TERRITORIO

AL LICEO FERMI LA COMPAGNIA TEATRALE “S’ACCUMMENCIA ACCUSSI’”, PRESENTA UNO SPETTACOLO DEDICATO AL TERRITORIO

Una Commedia sulla scoperta della radioattività e contro la Terra dei Fuochi
Di F. Petrarca, M. Mangiacrapa e A. Pellegrino


“La Camorra, manipolatrice, burattinaia come i governi e noi siamo tanti burattini…E la   burattinaia che fa? Muove i fili… i fili si muovono per denaro. Questi qui, ci hanno affogato nei soldi, questi egoisti… Egoismo…quanto egoismo…ipocrisia, superbia, passività. Sì, la passività, la passività è una cosa comune tra noi, fin troppo comune secondo me. E perché non opporci? Perché non gridare il nostro diritto di vivere una vita serena? Perché far morire ciò da cui siamo nati? La Natura! Perché non gridare “sono un essere umano e da tale voglio trattare ed essere trattato”? Noi, questi fili li dobbiamo tagliare, dobbiamo fare zac … Ragazzi, dobbiamo cambiare!” E’ questo il messaggio, originariamente recitato in napoletano, di Angelo nel suo monologo interpretato da Giorgio Fabozzo, studente di IV F del Liceo Fermi. Si tratta di un assaggio della straordinaria rappresentazione teatrale, intitolata “I ragazzi di Via Fermi”, allestita dai ragazzi della  compagnia “S’Accumencia Accussì”, che si è tenuta il giorno venerdì 26 maggio 2017, presso la Scuola Media Giovanni Pascoli di Gricignano Di Aversa, appartenente al plesso “F. Santagata”.  Il Liceo Scientifico Enrico Fermi da quest’anno ha introdotto il Progetto di Teatro, che ha visto come attori emergenti studenti e studentesse del secondo, terzo e quarto anno scolastico, sotto la regia del prof. Stefano Ciardulli e della prof.ssa Giulia Ciccarelli. Le lezioni si sono tenute due volte alla settimana e a partire da settembre ha iniziato a prendere forma lo spettacolo. Il professore Ciardulli e la professoressa Ciccarelli hanno consegnato a Giorgio Fabozzo, attore e aiuto regista, un copione in romano che lui ha poi tradotto in napoletano. La commedia, di carattere scientifico e accompagnata da intermezzi musicali, è divisa in due atti e il tema dell’opera, ovvero la radioattività, è nato da una sessione di brain storming che ha portato al collegamento con la Terra dei Fuochi. Il primo atto parla della scoperta della radioattività da parte del fisico Enrico Fermi, mentre il secondo atto, scritto dallo studente di V O Angelo Noviello, è una protesta contro la Terra dei Fuochi e parla della radioattività moderna, dove degli studenti universitari di fisica spiegano cos’è scientificamente in modo preciso ma non complicato per gli spettatori. Quest’idea è stata accolta con entusiasmo dai ragazzi del teatro, perché è un tema che riguarda tutti noi e la nostra quotidianità. Una quotidianità dove ci sentiamo oppressi da forze maggiori, e come insegna Angelo nel suo monologo: “la Camorra è la grande burattinaia e i fili che lei muove rappresentano i soldi, fili che dobbiamo tagliare”. Un bell’insegnamento che ha coinvolto gli attori fin da subito. All’inizio del Progetto erano solo alle prime armi, quindi lavorare con il professore Ciardulli, che ha molta esperienza nel campo teatrale, è stato inizialmente critico, ma comunque molto piacevole. In particolare abbiamo parlato con alcuni giovani attori, tra cui Giorgio Fabozzo ed Elvira Gisonde, IV F, Mattia Di Franco, Anna Caiazzo ed Erika Evangelista III A, Eleonora Buffardi, II F e Denyse Puoti, II H. Alla domanda: “Consigliereste questo Progetto ad altri studenti?” risponde Elvira: “Assolutamente si, perché personalmente mi ha aiutato a superare la mia timidezza, quindi è una bella esperienza sia per sbloccarsi sia per incontrare persone nuove, con cui si può trascorrere un pomeriggio piacevole divertendosi. Questo corso è servito e serve a far capire che la scuola non è solo studio, ma anche divertimento, però bisogna comunque possedere una certa passione per poter partecipare, senza prenderlo sotto gamba”. Che ci si possa divertire facendo teatro ce lo ha confermato anche Giorgio Fabozzo, raccontandoci un aneddoto divertente avvenuto durante le prove: “Quando cercavano un’attrice per Cesarina, alla fine interpretata da Anna Caiazzo, ho recitato la sua parte, ovvero la vaiassa dei quartieri spagnoli”. Per finire, Giorgio ha soddisfatto una nostra curiosità, ovvero: “Perché il nome della compagnia è S’Accumencia Accussì?” e lui ha prontamente risposto: “Perché tutto incomincia dal niente e questa è la nostra prima rappresentazione teatrale, all’inizio volevamo chiamarla Alleria o I ragazzi di Via Fermi, che poi è diventato il nome dello spettacolo.” L’esperienza li ha dunque aiutati a crescere, li ha resi protagonisti del palcoscenico e della vita aiutandoli ad avvicinarsi al tema del nostro territorio devastato. L’intero Progetto si è rivelato molto divertente ed è stato altamente consigliato dalla compagnia. Arrivederci al prossimo anno!

lunedì 5 giugno 2017

“COME VE LO IMMAGINATE IL PARADISO?”

“COME VE LO IMMAGINATE IL PARADISO?”

Le classi quinte del Liceo Scientifico Enrico Fermi presentano vari temi del Paradiso Dantesco
Di I. Costanzo, M. Aburime, C. Liguori, L. Grillo

I ragazzi di quinta, accompagnati dalle loro docenti di lettere, hanno terminato quest’anno il percorso di “Lectura Dantis” con il Paradiso del mondo Dantesco. Il Progetto consiste nella rappresentazione di un lavoro effettuato dai ragazzi, con la guida della docente di Italiano, su un tema specifico di una delle tre cantiche della commedia Dantesca.
Iniziato tre anni fa con l’Inferno, per poi continuare l’anno successivo con il Purgatorio ed infine terminare quest’anno con il Paradiso le quinte classi, che hanno aderito spontaneamente a questa iniziativa, hanno trattato temi diversi: la V As, coordinata dalla Prof.ssa Eleonora Ciambelli ha lavorato sul tema “Sulla lingua come prodotto della ragione umana: Adamo e la torre di Babele”, poi è intervenuta la V I, con la Prof.ssa Carmen Orabona con il tema “Sulle ali del potere”; a seguire la V H, con la Prof.ssa Antonella Petito: “Un viaggio tra due soli: Francesco e Domenco” e la V O, con la Prof.ssa Anna Di Ronza: “Gli echi dell’esilio della commedia”. Il lavoro si è poi concluso con la classe della Prof.ssa Maria Rosaria Esposito, la V C, trattando “S’aperse in novi amor/ l’eterno amor. Ordine del cosmo e nuove gerarchie”. I ragazzi hanno presentato un lavoro realizzato in power point intervallato dalla lettura dei versi dei canti prescelti accompagnati da un sottofondo musicale di violino, chitarra, pianoforte e voce. Sono state proposte anche delle nuove interpretazioni critiche e rielaborati i suggerimenti esplicativi forniti da autori e studiosi della Divina Commedia. In particolare, i ragazzi della V C dopo una breve presentazione e prima di iniziare ad esporre il proprio lavoro hanno chiesto agli spettatori, al fine di capire come il Paradiso viene pensato nelle giovani menti: “Come ve lo immaginate il Paradiso?”. Molti hanno risposto: “Bianco”, oppure “Azzurro”, e altri “Con le nuvole” segno di come questo sia ideato nei propri pensieri come un concetto ultraterreno. Trattando l’ordine del cosmo e le nuove gerarchie, il discorso si è poi spostato sul concetto di universo infinito, introdotto dal brano di Cohen Alleluja cantato e suonato da alcuni studenti. “Lectura Dantis” è un altro grande successo del Liceo Scientifico Enrico Fermi che trova sempre metodi alternativi per far avvicinare i ragazzi allo studio e alla lettura di testi poco moderni, rendendoli più leggeri e talvolta anche più interessanti.

RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO DALLA IV D

RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO DALLA IV D

DOCENTE DI RIFERIMENTO: PROF.SSA GIOVANNA VASSALLO

Gli studenti della IV D del liceo scientifico E. Fermi Aversa (CE), durante il corrente anno scolastico, hanno provato a sperimentare un metodo innovativo di approccio allo studio della fisica, al fine di renderlo più agevole, e perché no divertente. Sotto lo stimolo della docente di matematica e fisica Giovanna Vassallo, si è lavorato usando la metodologia della flipped che ha previsto la suddivisione del gruppo classe in gruppi di lavoro a cui è stato affidato l’approfondimento di una precisa porzione  di programma e di specifici argomenti, completati poi con l’esecuzione di un PowerPoint espositivo e sintetico del lavoro svolto.
L’obiettivo finale del lavoro profuso è stata la creazione di un libro, sia in versione on-line che cartacea, che includesse le attività svolte dai vari studenti con l’intento di creare una banca dati per la consultazione costante e slancio per il nostro lavoro e soprattutto ci ha dato la sensazione di tradurre in qualcosa di materiale e immediatamente spendibile, ciò che, altrimenti, poteva apparire semplicemente nozionistico.
Studenti 4D: Carmen Andreozzi,Maria Castaldo, Giovanna Costanzo, Roberto Di Martino, Danilo Di Girolamo, Giovanni Gargiulo, Giuseppe Iorio, Rebecca Leandri, Francesca Mattiello, Gennica Martiniello, Emanuele Vincenzo Maisto,Alessia Marrandino,  Clorinda Mezzcapo, Giovanna Milone, Teresa Papa, Maria Chiara Pellegrino, Alessia Petito, Marika Picone, Giuseppe Russo, Alessia Angela Schiavone, Andrea Sessa, Lory Verde.
Docente matematica e fisica: Giovanna Vassallo

LICEO FERMI: GLI STUDENTI DELLA CURVATURA DI DIRITTO ED ECONOMIA ALL'OSPEDALE PSICHIATRICO GIUDIZIARIO DI AVERSA

Liceo Fermi: gli studenti della Curvatura di Diritto ed Economia all’Ospedale Psichiatrico Giudiziario di Aversa

L’Alternanza Scuola Lavoro alla riscoperta del proprio territorio
Di E. Massimo e C. Vallifuoco

"Aversa è una città di grande valore ma purtroppo sottovalutata per il suo livello artistico dai suoi stessi cittadini". Sono queste le parole della dottoressa Grazia della Volpe, docente di Storia Medievale all’Università Federico II di Napoli che ha accompagnato i gruppi delle cassi terze della Curvatura di Diritto ed Economia in visita guidata all'ex Ospedale Psichiatrico Giudiziario Filippo Saporito di Aversa. Gli OPG erano strutture d’internamento dipendenti dal Ministero della Giustizia. L’internamento era una misura di sicurezza di tipo detentivo prevista dal nostro ordinamento giuridico. Con l’approvazione della legge numero 81 del 2014, che prevedeva la chiusura di tutti i tribunali giudiziari italiani, anche quello di Aversa nel giugno del 2016, chiuse definitivamente. Ad un anno dalla chiusura, l’ex OPG diventò in parte museo criminologico e in parte luogo di detenzione a custodia attenuata, offrendo l’opportunità al detenuto di riabilitarsi durante gli ultimi anni della propria pena. Il nome della struttura, Filippo Saporito, richiama lo psichiatra italiano dei primi anni del ‘900 che si occupò della costruzione del primo ospedale psichiatrico giudiziario in Italia proprio ad Aversa. “Conoscere il proprio territorio, la propria città, dovrebbe rientrare nel percorso formativo di ogni individuo. Il museo criminologico rappresenta un importante sedimento storico per la città che spazia dalla storia all'arte. È importante ricordare che ad Aversa c’è la storia della psichiatria e la letteratura di tale ambito. L'ex OPG, ora casa di reclusione, è una città nella città dove c'è vita, una vita fatta di sofferenza. Conoscerla può essere anche propedeutico a un'educazione ai sentimenti. Per questo è fondamentale riscoprire il proprio territorio e nella fattispecie l'ex OPG” sostiene la dottoressa Della Volpe il cui approccio è piaciuto molto ai docenti del Liceo Fermi e ha catturato l’interesse degli studenti soprattutto perché l’attenzione non si è focalizzata soltanto su aspetti di natura criminologica e psichiatrica ma la narrazione si è allargata anche su storie dolorosissime di uomini e donne che hanno lasciato un grande patrimonio culturale. Le storie di queste persone mentalmente instabili, il loro vissuto ha per noi un grande valore che dovrebbe essere testimoniato con maggior forza dalla città di Aversa. Le storie legate a questa struttura sono molte, così come sono molti i personaggi famosi, per il loro curriculum penale, che hanno soggiornato nella struttura come internati. I casi esemplari sono quello della contessa Pia Bellentani e della sua passione amorosa sfociata in pazzia omicida, e quello di Leonarda Cianciulli ricordata come la Saponificatrice, colei che ammazzava le vittime e ricavava saponi e dolcetti con i resti dei cadaveri. Le professoresse responsabili della Curvatura, Annagrazia Rambone e Silvana Pernisi soddisfatte ci hanno dichiarato: “Le nostre considerazioni sono sicuramente positive. Abbiamo pensato a questa visita come parte integrante del vostro percorso sperando fosse un’importante apertura alla conoscenza del nostro territorio, alla conoscenza di una realtà sociale come la malattia mentale e un approccio modesto alla realtà carceraria. Ci auguriamo fortemente che da parte dei partecipanti ci sia stato il completo apprezzamento di questo percorso”. E la risposta alle speranze delle professoresse è sicuramente positiva: “La visita all'OPG è stata davvero molto interessante. Ricca di particolari che hanno sicuramente approfondito la conoscenza sulla nostra città, soprattutto dal punto di vista culturale. Il solo pensiero che tutto lì abbia un passato così tanto importante, ci incuriosiva sempre più. Esperienza che sicuramente rifarei” dice una ragazza della 3ªI.  “È stata un’esperienza stimolante e migliore di quanto mi aspettassi, nonostante non fossi partito con molto entusiasmo, forse anche grazie alla guida che è stata molto più che esaustiva in ogni minimo particolare” continua uno studente della 3ªL. Grande successo insomma per la Curvatura di Diritto ed Economia al Liceo Fermi che ancora una volta sceglie il meglio per i suoi studenti.

lunedì 22 maggio 2017

BENVUNUTI IN PARADISO: CLAUDIO COLUZZI PRESENTA IL SUO LIBRO AL LICEO FERMI

BENVUNUTE IN PARADISO: CLAUDIO COLUZZI PRESENTA IL SUO LIBRO AL LICEO FERMI

Un incontro per denunciare la violenza e un messaggio di positività per gli studenti
Di I. Costanzo, M. Aburime

Il 15 Maggio presso l’aula magna del Liceo Scientifico Enrico Fermi di Aversa si è tenuta la presentazione del libro Benvenute in paradiso. Schiave della terra dei casalesi del giornalista de Il Mattino,  Claudio Coluzzi. L’autore è stato presentato dalle docenti di lettere Eleonora Ciambelli e Annamaria Ruggiero che, accogliendo gli studenti del Liceo, hanno  introdotto il libro: un vero messaggio contro la violenza sulle donne. Una storia vera ma romanzata, un intreccio tra verità e giallo, che narra di due ragazze che hanno lasciato l’Albania per inseguire il sogno di avere un futuro migliore in Italia. Con questa illusione, si sono invece ritrovate  nel casertano, vittime dello sfruttamento della prostituzione. L’autore denucia pubblicamente fatti raccapriccianti relativi al mondo di donne straniere che, con l’inganno, vengono portate in Italia e divengono vittime della delinquenza. Le protagoniste dell’inchiesta, su cui  Coluzzi  e la polizia hanno indagato, sono Sonia e Jana. La prima sarà uccisa del suo stesso sfruttatore, mentre la seconda, incinta di un suo “cliente” sarà costretta a partorire in Germania. Lì le sarà strappato il figlio per essere rivenduto dagli sfruttatori ad una coppia tedesca.”La vostra forza è il numero di parole che conoscete e il modo in cui le usate”così Claudio Coluzzi parla agli studenti dell’importanza della parola, proprio lui che  ha realizzato in prima linea questa inchiesta e per questo motivo è stato in più occasioni minacciato. I suoi articoli, infatti, sono stati più volte pubblicati sul quotidiano Il Mattino ma la scelta di pubblicare  Benvenute in paradiso nasce dall’esigenza di entrare in maniera più duratura nelle case dei lettori: ”il libro dura di più” sostiene fermamente il giornalista riferendosi alla volontà di non limitarsi alle battute di un articolo di giornale. L’incontro è stato arricchito da ragazzi e professori, curiosi di sapere qualcosa in più del libro che hanno letto. Molti si domandano se i personaggi citati all’interno del romanzo sono del tutto reali o se c’è qualcosa di inventato. E Coluzzi, soddisfatto della curiosità dei giovani lettori, risponde: “Tutto il racconto è tratto da una storia vera, con personaggi che realmente hanno interagito con me in questa “lotta”. C’è un solo particolare: i nomi dei personaggi del racconto. Quelli non corrispondono ai nomi reali”. Al  termine della presentazione, noi della Redazione Cultura del giornale del Liceo Parola al Fermi! abbiamo chiesto al giornalista le sue impressioni sull’incontro appena svolto con i ragazzi. Coluzzi gentile e disponibile, sorridendoci ha risposto: ”Sono davvero felice di essere stato qui con voi. Aversa è la mia città ed è, chiaramente, la città a cui più tengo. Sono contento che tutti gli studenti si siano cosi interessati a questi temi perchè sono convito che è proprio grazie a voi e al vostro modo di reagire nei confronti della violenza sulle donne e della criminalità, ci sarà la possibilità di cambiare in positivo il nostro territorio, che è un territorio che merita perché abitato anche da persone positive e non solo da uomini violenti. E voi ne siete tesimonianza”.

LICEO FERMI. LABORATORIO CROSS MEDIAL: CHI C’È DIETRO LE QUINTE?

LICEO FERMI. LABORATORIO CROSS MEDIAL: CHI C’È DIETRO LE QUINTE?

Intervista alla Professoressa Concetta Maria Crisostamo, coordinatrice della classe 2.0 che pubblica online gli articoli del giornale “Parola al Fermi!”
Di F.Ceneri , A.D.Fabozzi e P.Tozzi

Concetta Maria Crisostamo, docente di italiano, latino e geostoria, coordina la classe 2.0, la 1Esa, sulla messa online degli articoli redatti dalle nostre redazioni. Parolaalfermi.blogspot.it infatti, è l’indirizzo web per leggere il giornale online del Liceo Scientifico Enrico Fermi. La pagina è stata ideata e creata dalla classe 2.0 sotto la direzione della prof.ssa Crisostamo alla quale abbiamo rivolto alcune domande sul Progetto Cross Medial per soddisfare la nostra curiosità.

Cosa ne pensa del progetto "Cross Medial"?

È un'iniziativa straordinaria perché incrementa un approccio corretto all'informazione, rende possibile avviare percorsi didattici paralleli, permette di introdurre gli studenti nelle tematiche relative al mondo dell'informazione giornalistica.


Pensa che il giornalino del Liceo possa incrementare il tasso di informazione tra gli studenti del nostro istituto?

Sicuramente è un mezzo che contribuisce ad incrementare la comunicazione e facilita la diffusione delle notizie sulla vita scolastica del nostro istituto.  Il giornalino ha una forte potenzialità interattiva in coloro che lo leggono, in modo che i lettori del nostro liceo possono essere, non solo sondati in termini di indici di gradimento, grazie ai social, ma anche consultati per conoscere motivazione delle opinioni, suggerimenti, esigenze.


Gli articoli redatti dalle nostre redazioni vengono caricati sul web dai suoi ragazzi di alcune classi 2.0. Secondo la sua impressione, sono entusiasti dell'idea che esista un giornalino che è costantemente attivo su tutto ciò che riguardi il Liceo Fermi?

Assolutamente sì. Hanno accolto il progetto con molto entusiasmo perché si trattava di un'esperienza educativa nuova ma anche formativa e, soprattutto, si è rivelata un' importante occasione di educazione sociale, sia per i contenuti di cui si parla sia per l'attività in sé, non solo perché il prodotto è destinato a essere letto da altri, ma anche per le caratteristiche proprio del lavoro da svolgere: per arrivare a un prodotto finito e apprezzato è necessaria la collaborazione di tutti.


AL FERMI L'ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO AIUTA A SVILUPPARE IL SENSO CIVICO

AL FERMI L’ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO AIUTA A SVILUPPARE IL SENSO CIVICO

La curvatura giuridico-economico come lezione di vita
Di E. Massimo, C. Vallifuoco

Quando uno studente s’iscrive a un liceo scientifico le classiche risposte alla domanda "quale percorso hai intenzione di intraprendere all'università?" solitamente sono: ingegneria, medicina, giurisprudenza. Per questo motivo tra i percorsi di Alternanza Scuola-Lavoro offerti dal Liceo Scientifico Enrico Fermi, sono previste lezioni su queste tre principali materie. In particolare, la curvatura giuridico-economico è un percorso realizzato con grande entusiasmo dalle professoresse di diritto Silvana Pernisi e Annagrazia Rambone. Le due docenti utilizzano le 50 ore obbligatorie di curvatura teorica, per spaziare tra temi relativi alle loro materie. Le lezioni entusiasmano notevolmente gli alunni, che ascoltano interessati tematiche attuali che riguardano la nostra società, sensibilizzando al senso civico. Gli studenti si sono sentiti sempre più coinvolti nelle lezioni, probabilmente perché gli argomenti trattati sono vicini alle questioni della vita quotidiana ma in un ambito nuovo: quello delle leggi e dell'economia. Periodicamente, inoltre, i ragazzi sono coinvolti in attività particolari per mettere in pratica gli insegnamenti ricevuti. Un notevole punto a favore di queste lezioni poi, è la possibilità di un apprendimento libero, non finalizzato al voto di un compito o interrogazione. Le valutazioni, infatti, si basano non soltanto sui lavori presentati, bensì anche sul livello di attenzione e partecipazione presentato durante le lezioni o la capacità e la maturità di lavorare in gruppo e assumersi le proprie responsabilità. Alla fine della lezione settimanale, le docenti sottopongono ai partecipanti i cosiddetti “diari di bordo” sui quali si chiede di annotare un resoconto degli argomenti trattati, un indice di giudizio sulla chiarezza, utilità e sul livello di competenza mostrato dai professori. Punto fondamentale del modulo è la domanda che invita gli studenti a evidenziare gli aspetti positivi e negativi dell'argomento trattato e a dare consigli per migliorare le lezioni. Il diario di bordo è dunque un’occasione per esortare gli studenti ad analizzare le lezioni con sguardo critico e a non aver paura di esprimere il loro possibile disappunto. Oltre alle lezioni classiche con le professoresse, ci sono anche molti incontri con rappresentanti di aziende: Unicredit per delucidazioni sulla materia economica o incontri alla facoltà di giurisprudenza Federico II di Napoli e iniziative sempre nuove per garantire agli studenti una preparazione adeguata. In conclusione è giusto sottolineare che l’Istituto Fermi, come sempre, si prodiga a offrire percorsi alternativi per le diverse necessità e interessi di ognuno dei suoi studenti convogliando, nel caso dell'Alternanza Scuola-Lavoro obbligo, interesse e preparazione per una buona prospettiva di vita futura.

lunedì 15 maggio 2017

LA CULTURA COME BASE PRINCIPALE DELLA VITA

“LA CULTURA COME BASE PRINCIPALE DELLA VITA”

Roberto Vecchioniincontra gli studenti di Aversa. Tra loro c’è anche il Liceo Fermi
Di I. Costanzo, C. Liguori, L.Grillo


       Al Teatro Metropolitan di Aversa ha presentato il suo ultimo libro, Il mercante di luce, lo scrittore, cantante e docente Roberto Vecchioni. Presente il Liceo Enrico Fermi insieme ad altre scuole di Aversa e dell’agro aversano. L’evento è stato organizzato dalla libreria Libriotheca in collaborazione con il Liceo Classico Domenico Cirillo e l’Istituto Professionale. Il giornalista e scrittore Vito Faenza ha introdotto l’evento, poi Vecchioni ha raccontato il suo libro: un mix sulla sua vita che parte soprattutto dalla passione per la cultura che per lui non solo è “la base principale della vita”, ma anche “l’azione che giustifica ogni gesto del nostro quotidiano”. 
Vecchioni è un professore di greco, latino, storia e filosofia nato a Milano ma di origini napoletane. Ha insegnato in alcuni licei di Milano e della provincia di Brescia poi, una volta raggiunta l’età pensionabile, ha iniziato a insegnare nelle università. Durante l’incontro infatti, si è soffermato anche sul suo lavoro da insegnante che, secondo lo scrittore, è faticoso ma pieno di soddisfazioni: “Noi insegnanti non siamo perfetti, il nostro compito è darvi fiducia. Devo entrare in questa scuola per 40 anni, devo stare in quell’aula per 4 ore e devo uscirne distrutto, altrimenti non avrò svolto il mio compito correttamente”. Ed è questo il momento in cui è intervenuta Elvira Ariano, un’ex studentessa del Liceo Cirillo che ha cantato Chiamami ancora amore, un successo sanremese dell’autore che, sorpreso dalla perfetta esecuzione, l’ha affiancata con entusiasmo. La scelta della canzone non è casuale perché Arianoha avuto l’idea di proporre una tesina per il suo esame di stato piuttosto originale: la canzone è stata infattiinserita nel lavoro dell’ex studentessa cantandola. Sul finire dell’incontro, gli studenti hanno posto all’autore domande tratte principalmente dalla lettura del libro.Uno dei ragazzi presenti, in particolare, ha chiesto all’autore se avesse più paura di vivere o di morire. “Non ho paura né di vivere né di morire” ha sostenuto Vecchioni che ha aggiunto “Nella vita noi abbiamo tre cose: il bene, il male e noi stessi” e rivolgendosi ai giovani studenti: “Non esiste una felicità assoluta, la felicità è un insieme di piccole cose, un insieme di attimi”. Decisamente una splendida mattinata in compagnia di un così celebre e illustre scrittore che ha concluso l’incontro con un motto greco a cui è molto legato: “Nessuno è padrone di sé stesso” e ha precisato che per padrone intende semplicemente il tempo.Sul finale poi, gli studenti hanno colto al volo l’opportunità di ricevere un autografo sul loro libro. I ragazzi così sono tornati a casa non solo con una firma ma anche con un animo decisamente arricchito.

ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO: LA CURVATURA DI ARCHITETTURA E INGEGNERIA

Alternanza Scuola-Lavoro: la curvatura di architettura e ingegneria

Al Liceo Fermi la professione si impara in classe

Di E. Massimo, C. Vallifuoco.

Pensate all'Empire State Building, alla Torre Eiffel o al Big Ben: sono edifici importantissimi, bellissimi e famosissimi e sono stati tutti progettati da architetti importanti e molto ammirati. Ora pensate a Gustave Eiffel, celebre ingegnere che si dedicò alla costruzione della sua omonima torre. Se anche voi volete diventare ingegneri e creare cose magnifiche e mai viste prima o disegnare facciate di edifici imponenti e mozzafiato, al Liceo Fermi potrete iniziare i vostri studi sull’argomento partecipando alla curvatura di architettura e ingegneria. Il responsabile del Progetto, prof. Luca Ferri è un docente di arte qualificato che, insieme alla prof.ssa Claudia Vitale e al prof. Antonio Pellegrino, coordina gli alunni in questo originale percorso di alternanza. Inizialmente si affrontano lezioni di preparazione per capire al meglio il lavoro che sarà assegnato in seguito. Alla teoria vengono poi alternate lezioni di matematica e fisica e ore di alternanza on the job che si svolgono all'Università degli Studi della Campania Luigi Vanvitelli per quanto riguarda le lezioni di architettura, e all’Università degli studi di Napoli Federico II per le lezioni d’ingegneria. Per gli studenti del terzo anno il Progetto prevede sia architettura che ingegneria. Per gli studenti del quarto, invece, si deve scegliere un percorso che riguardi solo una delle due materie affrontate. Tuttavia entrambi i percorsi, seppur separati, hanno lo stesso progetto da portare a termine: una riqualificazione di Piazza Marconi, più conosciuta come Piazza Mercato. Questa piazza si trova nel cuore del centro storico di Aversa ed è una delle piazze più importanti dell’agro aversano ma non è valorizzata come merita. Gli alunni allora sono chiamati a realizzare un progetto di ristrutturazione, progettando un parco, una luogo d’incontro, qualsiasi cosa soddisfi la collettività. Si lavora dunque sia sull’architettura, cercando di dare una nuova immagine alla piazza, sia sull’ingegneria che permetta di rendere Aversa una Smart City, un’area urbana progettata e sviluppata in modo da incentivare lo sviluppo economico e rendere più alta la qualità della vita. Gli alunni, divisi in gruppi, hanno da subito iniziato a lavorare. I loro Progetti sono riportati sul sito: http://fermalternanza.altervista.org e non possiamo escludere che un giorno, una di queste proposte riuscirà a prendere forma e diventare la nuova e riqualificata Piazza Marconi.

RASSEGNA STAMPA IL MATTINO 14/05/2017

 RASSEGNA STAMPA
 IL MATTINO
14/05/2017


lunedì 8 maggio 2017

“TERRA DEI FUOCHI? TUTTA UN’ALTRA STORIA!”. IL LICEO FERMI PARTECIPA AL CONCORSO LEGAMBIENTE

“TERRA DEI FUOCHI? TUTTA UN’ALTRA STORIA!”. IL LICEO FERMI PARTECIPA AL CONCORSO LEGAMBIENTE
La storia di E., una ragazza che ha lottato con forza e coraggio contro un territorio che l’ha ferita
Di F. Petrarca, M. Mangiacrapa e A. Pellegrino


Legambiente Scuola e Formazione è l'associazione professionale degli insegnanti, degli educatori e dei formatori ambientalisti, riconosciuta dal Ministero della Pubblica Istruzione. È nata nel 2000 come luogo di incontro, di riflessione, di scambio e di esperienza per coloro che si riconoscono negli ideali ambientalisti. Offre ai suoi soci attività di formazione, progetti di ricerca, occasioni di dibattito politico e culturale, consulenza per la realizzazione di progetti educativi nazionali e internazionali, materiali didattici e informativi tematici. Legambiente organizza molte iniziative per ragazzi, genitori, insegnanti e aziende. Fra le tante, il Liceo Scientifico Enrico Fermi ha deciso di partecipare all’interessante iniziativa“Terra dei fuochi? Tutta un’altra storia!”, un progetto educativo che Legambiente promuove nell’ambito del Protocollo per interventi di prelievo straordinario di Pneumatici Fuori Uso abbandonati nel territorio di Napoli e Caserta. Firmato nel 2013, il Protocollo ha già permesso la rimozione dalle strade di oltre 16 mila tonnellate di PFU, Pneumatici Fuori Uso, dal territorio della Terra dei fuochi che comprende, l’estesa area a cavallo tra la provincia di Napoli e quella di Caserta e dunque quella in cui il nostro Istituto si trova coinvolto. Il percorso proposto è rivolto solo alle scuole primarie, secondarie di primo e secondo grado presenti nella medesima zona, al quale è affiancato un concorso, che chiede ai ragazzi di raccontare – seguendo il formato dell’articolo di un quotidiano – una storia che mostri come la Terra dei fuochi non sia solamente un territorio, descritto per stereotipi e pregiudizi, ma un luogo ricco di storie di positività e di solidarietà da far conoscere. Oltre all’articolo di giornale, dovranno essere allegati descrizione, planimetria e foto dell’area prescelta per la riqualificazione, indicando i motivi della scelta. I testi dovranno essere inviati dal 3 aprile al 7 maggio 2017 a scuola.formazione@legambiente.it, insieme agli altri materiali. Le classi che hanno aderito al progetto riceveranno materiali didattici e informativi e, a conclusione del concorso, saranno premiate tre classi. Alla prima classificata andrà il rifacimento della superficie di un impianto sportivo scolastico, palestra o impianto outdoor con superficie massima di 25x35 metri, con stesa contenente gomma da PFU. Alla seconda e terza classe classificata andrà la fornitura di arredi per interno o esterno realizzati con gomma riciclata da PFU, es.rastrelliere per biciclette, panchine, fioriere, ecc. Per poter vincere quindi, gli studenti dovranno andare a caccia di storie positive e interessanti: non importa che siano eclatanti o famose, le possono trovare anche tra i banchi di scuola, tra i pianerottoli di un palazzo, nel parco giochi sotto casa, nel quotidiano minimo di tutti i giorni. Ed è proprio quello che hanno fatto i ragazzi del Laboratorio Giornalistico Cross Medial: la redazione Laboratorio Giornalismo si è occupata di sviluppare l’articolo, la redazione Progetti si è occupata della descrizione, della planimetria e della foto dell’area prescelta per la riqualificazione, indicando le motivazioni della scelta e la redazione Social ha eseguito delle ricerche sulla Terra dei Fuochi.Infine, la redazione Cultura ha cercato delle citazioni sulla legalità e sulla positività. La storia è quella di E., una giovane ragazza che vive nell’agro aversano, che è stata colpita da una grave forma di tumore e nonostante la malattia non ha mai smesso di credere e lottare. Voleva vivere e voleva continuare a vivere la sua quotidianità, ed in questo è stata supportata dai suoi amici e dai suoi insegnanti che l’hanno aiutata a continuare i suoi studi. Queste sono le belle cose della vita, la forza e la tenacia di non mollare mai davanti alla più grave delle situazioni. Butta il cuore oltre l’ostacolo diceva Robert Baden Powel. E. lo ha fatto! Ha sconfitto la malattia ed è tornata alla vita di sempre senza rassegnarsi ad un destino che molti pensavano già segnato.Questa è una storia di come, appunto, la Terra dei Fuochi sia tutta un’altra storia.

venerdì 5 maggio 2017

LICEO FERMI. L’UNIHOCKEY È LA NUOVA ORIGINALE DISIPLINA SPORTIVA DELL’ISTITUTO

LICEO FERMI. L’UNIHOCKEY È LA NUOVA ORIGINALE DISIPLINA SPORTIVA DELL’ISTITUTO

Un vero esperimento ideato dalla Prof.ssa Pina Affinito che sta portando interessanti frutti

Di F. Ceneri, A. Fabozzi, C. Rigliaco, P. Tozzi

È la docente di scienze motorie, Pina Affinito la vera promotrice di una particolare disciplina sportiva al Liceo Fermi: l’Unihockey. Con questo Progetto, l’insegnante vuole rendere maggiormente coordinati i ragazzi delle classi prime e seconde che sono in una fase di profondo cambiamento strutturale: senza la dovuta cura dedicata al proprio corpo, infatti, gli adolescenti che conducono uno stile di vita non corretto possono arrecare danni anche permanenti al proprio fisico. L’Unihockey è uno sport di squadra praticato ufficialmente in 48 nazioni. È uno sport simile all'hockey pista ma senza pattini a rotelle. Si ha molto contatto fisico anche se ci sono delle regole ben precise. È anche un gioco molto veloce e di contropiedi istantanei. Nasce come Floorhockey negli Stati Uniti negli anni '50 dove è utilizzato come mezzo d'allenamento per i giocatori di hockey su ghiaccio ma diventa presto popolarissimo in Svezia, Svizzera e Finlandia. Queste nazioni fondano nel 1986 la IFF, International Floorball Federation, che organizza dal 1996 i campionati mondiali con periodicità biennale, maschili in anni pari e femminili in anni dispari. La struttura conta oggi 3.450 club e più di 175.000 atleti tesserati.
L’Unihockey è stato preferito a sport più popolari dalla professoressa Affinito per motivi prettamente tecnici. Infatti, secondo la docente è necessario far abituare i ragazzi alla pratica di uno sport che risolva i loro problemi di coordinamento, cioè una disciplina che non richieda troppa tattica nè tantomeno troppa sinergia oculo-manuale,  ovvero un gioco veloce, intenso e tecnico. Dato che in passato Affinito ha dato l’input ad attività poco praticate tra i ragazzi (esempio valido può essere il lancio dell’attività del tiro con l’arco), si augura che la promozione di questo sport si espanda nell’istituto. Il Liceo Fermi ha fornito gratuitamente a tutti gli alunni che vi partecipano le attrezzature necessarie.  Il torneo di Unihockey si svolge regolarmente ogni mercoledì, giovedì e venerdì dalle 14:30 alle 16:30. La Prof. Affinito si augura di poter coinvolgere in futuro quanti più docenti possibili in quest'attività. Infatti, secondo il suo parere,questo sport se svolto con un coinvolgimento maggiore di classi potrà portare risultati molto importanti, com'è già accaduto in passato con il tiro con l’arco.


UN GIOCO DIVENTATO SERIO

UN GIOCO DIVENTATO SERIO

Intervista al Rappresentante d’Istituto del Liceo Scientifico Enrico Fermi

Di C. Liguori e L. Grillo

Vincenzo D'Agostino, studente 19enne della classe 5D è il Rappresentante d'Istituto del Liceo Enrico Fermi. Al termine dell’anno scolastico gli abbiamo rivolto qualche domanda per trarre un bilancio.

È il primo anno che ti candidi come rappresentante? Cosa ti ha spinto a intraprendere questa scelta? Qual è stato il programma che ti ha portato poi a essere eletto?

Questo è il primo anno che mi candido come rappresentante e devo dire che sono stato anche abbastanza fortunato visto che sono stato subito eletto come primo rappresentante. All'inizio ho intrapreso questa strada più che altro per mettere alla prova me stesso, per fortificare il mio carattere e anche per provare una nuova esperienza più unica che rara. Dopo un po' ho compreso che più che una sfida era un obiettivo che avevo intenzione di portare a termine nel migliore dei modi. Nonostante la competizione più che sana con gli altri candidati, sia della mia lista che quella avversaria, successivamente alle prime propagande ho capito subito che alla mia scuola ci tenevo più di quanto potessi immaginare: desideravo migliorare ogni difetto di questo Istituto. Il mio obiettivo principale era lasciare che la gente si fidasse di me, che vedesse in me un ragazzo sincero che riesce a mantenere sempre le promesse fatte.

Visto che l'anno scolastico sta volgendo al termine credi di aver soddisfatto a pieno le esigenze degli studenti? Quali sono le maggiori critiche che hai dovuto affrontare?

A dire il vero non ho dovuto affrontare molte critiche anche perché credo di avere svolto il mio lavoro nel migliore dei modi. Ovviamente la strada per fare ciò non è stata tutta in discesa, infatti in alcuni casi è stato abbastanza faticoso e impegnativo soddisfare le richieste degli studenti.Anche se con difficoltà spero di esserci riuscito nel migliore dei modi. Per me è stata davvero una bella esperienza e la consiglio vivamente a tutti coloro che vorrebbero provarci: anche se timidi o timorosi di farlo, provateci perché è un'esperienza che vi porterete avanti. Ho dovuto superare delle difficoltà ma ammetto che lo rifarei esattamente nello stesso modo. Spero di aver soddisfatto tutte le richieste che mi sono state fatte o almeno la maggior parte, visto che mi sono impegnato molto in questo percorso che definirei innanzitutto di formazione.

Come vedi il tuo futuro? Hai già pensato a cosa farai dopo la scuola?

In futuro mi vedo a capo di un’azienda creata e gestita da me. E' un obiettivo un po' difficile da raggiungere lo so, ma sono sicuro che con il giusto impegno e la buona volontà ognuno di noi è capace di fare cose che neanche immagina. Dopo questo ultimo anno di liceo quasi sicuramente mi iscriverò alla Facoltà di Economia di Napoli per realizzare il mio obiettivo.

LUDENDO DISCITUR: AL LICEO FERMI IL LATINO SI IMPARA DIVERTENDOSI

LUDENDO DISCITUR: AL LICEO FERMI IL LATINO SI IMPARA DIVERTENDOSI
Un Progetto innovativo per apprendere meglio. Ecco cosa ne pensano docenti e studenti
Di F. Petrarca, M. Mangiacrapa e A. Pellegrino

Il Liceo Scientifico Enrico Fermi ha implementato dallo scorso anno scolastico il Progetto di Latino Ludendo discitur,proposto perché nell’ultimo decennio i docenti di lettere hanno notato disinteresse nello studio del latino. Una delle cause sembra essere il metodo con cui si insegna questa bellissima disciplina, che risulta noiosa e faticosa per i ragazzi.Le lezioni si svolgono presso un’aula del liceo una volta o due alla settimana, per un totale di cinque lezioni al mese: quattro di apprendimento attraverso giochi stimolanti e una di realizzazione di un modello plastico. Gli incontri sono coordinati dalla prof.ssadi lettere Maria Rosaria Esposito, con l’aiuto delle prof.sse Carmen Orabona, Eleonora Ciambelli e del prof. di disegno tecnico e storia dell’arte Aurelio Di Santi. 
Lo scopo del Progetto è quello di far immergere gli studenti nel lessico, cioè nelle singole parole latine che continuano a vivere nel nostro linguaggio corrente. E’ stato sperimentato che fare giochi di squadra, giochi enigmistici (cruciverba, rebus…) e vignette comiche in latino lascia agli studenti un ricordo indelebile di ciò che hanno appreso. Di conseguenza, i ragazzi imparano non meccanicamente ma piacevolmente ed è dimostrato scientificamente che la piacevolezza con cui si apprende l’informazione determina il perdurare del suo ricordo.Il Progetto Ludendo discitur nasce da una grande intuizione della docente di lettere Maria Rosaria Esposito la quale, entusiasta dell’iniziativa, ci spiega il motivo per cui gli studenti dovrebbero partecipare: “Credo che una delle ragioni sia la certezza che impareranno divertendosi: perché i ragazzi, divisi in squadre, avranno la possibilità di sfidarsi sull’argomento affrontato e saranno determinati a dare il meglio di sé. Un altro incentivo è sicuramente il piacere di stare insieme in un contesto basato non sul dovere di imparare, ma sulla curiosità stimolata attraverso video proiettati con la LIM, lavagna digitale, giochi enigmistici e fumetti. E infine quella di potenziare le proprie abilità logiche e le competenze nel disegno e nel linguaggio.”Abbiamo parlato anche con la prof.ssa Eleonora Ciambelli, che ci espone la sua idea in merito affermando: ”Penso che un Progetto come questo sia importante, perché innanzitutto tutti i progetti, quelli interni ed extra-scolastici, da un lato possono essere considerati veramente extra-curriculari, mentre dall’altro poi si integrano perfettamente nella didattica che noi facciamo in classe; per cui qualsiasi tipo di Progetto, non solo questo, come ad esempio la Lectura Dantis o le Olimpiadi di Filosofia si integrano perfettamente nella nostra didattica curriculare. Tuttavia, io credo che i ragazzi quando scelgono autonomamente di partecipare ad un determinato Progetto- soprattutto i ragazzi del biennio che non ricevono crediti - lo fanno sicuramente sulla base di un interesse e sulla volontà di un approfondimento culturale. Per cui l’idea di imparare il latino anche in maniera un po’ più scherzosa, quindi giocando con i cruciverba, i rebus, ecc., sia un modo per bypassare innanzitutto quello che è un po’ la pesantezza della lingua latina e il suo livello di difficoltà e poi è un metodo per farla amare ai ragazzi, in maniera più briosa.”E infine, c’è anche il parere di una studentessa del secondo anno F. Palmiero che quest’anno,da partecipante,soddisfatta ci racconta: “Ho trovato questo Progetto molto interessante, principalmente per il diverso e creativo modo di approcciarsi a questa lingua. E in questa condizione l’apprendimento del latino risulta molto piacevole e leggero.” A questo punto, non resta che dire: Quo ludo ludamus?





mercoledì 3 maggio 2017

I RAGAZZI DEL LABORATORIO CROSS MEDIAL OSPITI DI RADIO AVERSA

I RAGAZZI DEL LABORATORIO CROSS MEDIAL OSPITI DI RADIO AVERSA

L’intervista della giornalista Ilaria Rita Motti a tre studenti e aspiranti giornalisti
Di I. Quagliariello, M. De Lucia, A. Verde


Nell’ambito del Progetto di Giornalismo Cross Medial, i giovani aspiranti giornalisti del Liceo Fermi si accingono a svolgere sempre più professionalmente questa esperienza. Il giorno 19 aprile Ileana, caporedattrice della redazione Laboratorio di Giornalismo, Francesco, caporedattore della redazione Sport, e Alessia, coordinatrice della pagina Twitter del Liceo, sono stati intervistati dalla Giornalista Ilaria Rita Motti all’interno della sua consueta rubrica del mercoledì sera “Presente e Futuro” sulle frequenze di Radio Aversa. I tre ragazzi sono stati accompagnati da Giovanna, coordinatrice della pagina Facebook, che per tutta la durata delle interviste ha girato una live e scattato foto pubblicate poi sulla piattaforma da lei gestita. Durante la trasmissione, i ragazzi sono stati affiancati dalla giornalista Ilenia Menale, coordinatrice del Progetto. La trasmissione è stata divisa in due parti, una dedicata agli studenti, l’altra dedicata alla presentazione del libro “La Guerra Oltre la Notizia” di Ilenia Menale. Ilenia ha iniziato la trasmissione presentando il Progetto,le redazioni in cui gli studenti-giornalisti sono divisi e Breaking Views, il giornalino in inglese gestito dal corso F dell’istituto e magistralmente coordinato dalla Prof.ssa Daniela Di Palma. 
Ha poi ringraziato le classi 2.0 che, coordinate dalla prof.ssa Concetta Maria Crisostamo, aiutano nella messa online degli articoli su www.parolaalfermi.blogspot.it. L’intervista è proseguita con delle domande a carattere personale da parte della giornalista Motti, che hanno avuto come tema principale la scrittura e il ruolo che questa ha nella vita dei giovani e dei meno giovani. Successivamente c’è stata una breve pausa musicale seguita dall’intervista di Francesco, che ha parlato dell’importanza dello sport visto come strumento di inclusione e integrazione, attività ristoratrice ma anche momento di crescita, sia all’interno dell’Istituto che nel quotidiano. Sì è parlato poi dell’unihockey, hockey sul prato, da quest’anno adottato all’interno del liceo. Nonostante non sia uno sport molto conosciuto dalle nuove generazioni, molti studenti si sono mostrati interessati al riadattamento che la prof.ssa Pina Affinito, coordinatrice di questo Progetto, ha proposto a tutte le classi. È in corso infatti il torneo scolastico, organizzato e coordinato dalla stessa docente, alternato a partite amichevoli che lasciano intendere lo spirito di sana competizione che c’è tra gli studenti. Dopo un’ulteriore pausa musicale, è iniziata l’intervista di Alessia, che ha illustrato le tre pagine social del Fermi soffermandosi sulla spiegazione della funzionalità di Twitter, la cui pagina è da lei coordinata. “È importante - ha spiegato Alessia - divulgare le notizie sulle pagine social che da anni ormai sono l’occupazione preferita dei ragazzi.” E in quest’atmosfera così “social” era d’obbligo parlare del rapporto tra i ragazzi del Progetto Cross Medial. Alessia ha spiegato che tra gli studenti che hanno aderito a quest’iniziativa c’è un clima sereno, caratterizzato da amicizia e complicità tra adolescenti che hanno voglia di mettersi alla prova nella totale spensieratezza tipica dei ragazzi della loro età.L’intervista si è conclusa in un clima di grande positività e incoraggiamento da parte della conduttrice Ilaria Rita Motti e della referente del Progetto Cross Medial Ilenia Menale.

IL LICEO FERMI ALLA XIX FESTA DEL LIBRO E DELLA LETTURA DI OSTIA

Gli studenti del Laboratorio Cross Medial e del giornalino Breaking Views uniti per presentare i loro Progetti
Di I. Costanzo, M. Aburime, R. Paolo




Sabato 22 aprile, presso il Teatro S. Monica di Ostia, si è tenuta la XIX Festa del Libro e della Lettura organizzata dall’Associazione Clemente Riva, magistralmente presieduta dal Vice Caporedattore Tg1 Cultura, Gianni Maritati. Presente il Liceo Scientifico Enrico Fermi di Aversa che ha introdotto il Progetto Cross Medial e il giornalino di inglese Breaking Views diretto dalla Prof.ssa Daniela Di Palma che, insieme alla docente di Italiano Maria Rosaria Esposito, ha accompagnato gli alunni. I ragazzi del Liceo hanno assistito alle presentazioni dei libri che hanno animato il pomeriggio e hanno potuto anche acquistare a offerta libera tanti testi: tutto il ricavato è stato donato in beneficenza. Il primo giovane scrittore che ha presentato la propria opera è stato Nicola Regina, con Controvento,un’auto pubblicazione creata per regalare un sogno, che parla di uno sbilenco giro del mondo e della nascita della Onlus Viva La Vida. Il libro si presenta con una copertina molto significativa: un muro e un bambino che ride perché, come ha spiegato l’autore, “il sorriso di un bambino può abbattere qualsiasi tipo di muro.” Anche il ricavato di questo libro è destinato ai più bisognosi: servirà infatti, per finanziare attività e progetti umanitari. A seguire, Carlo Colasanti ha presentato il suo Progetto Leggere Conviene e il suo libro coinvolto in questa iniziativa, Il Quaderno Nascosto. Il Progetto permette di poter trovare i libri dove spesso non ci sono (ristoranti, bar…). Acquistando il libro, si riceve una tessera sconto su tanti negozi associati. Questa associazione nasce a Ostia, ma si è allargata già a Roma, e si spera cresca sempre di più. Poi è stato il turno di Gianni Fazzini,scrittore del libro Le colonne di Roma. L’autore, appassionato di colonne romane,ha descritto nel suo libro le colonne più importanti dell’antica. Dopo la presentazione dei tre libri un centurione e due legionali dell’organizzazione denominata “Legio Terza Gallica”hanno invaso la sala. Il centurione Maurizio Mastrogiovanni, che recitava il ruolo di Flavio Tiberio Mauritius, ha descritto i materiali con cui erano prodotte le armature dei soldati e i cambiamenti delle stesse nei secoli. L’avvio della gara di fumetti “FumettO Ostia”, che invitava la platea a disegnare un fumetto dal tema “guerra e pace”, ha permesso agli studenti del Liceo Fermi di fare una pausa e i ragazzi ne hanno approfittato per dedicarsi allo shopping culturale, acquistando testi più o meno recenti. Sul finale, uno spazio dedicato all’attualità, con Ilenia Menale, giovane scrittrice e giornalista, ma anche la referente del Progetto Cross Medial. Con il suo libro La Guerra oltre la notizia, Ilenia ha risposto alle domande di Gianni Maritati parlando di argomenti seri e toccanti, che hanno commosso i presenti e ha concluso con la speranza che un giorno la vita crudele della guerra possa finalmente essere solo un brutto ricordo. Sulle battute finali, si è poi unito a quest’incontro sull’attualità Sergio Paini, Vice Caporedattore Tg1 Esteri, con il suo libro La mezzaluna d’Europa.
I ragazzi del Liceo Fermi,hanno avuto l’opportunità di presentare i loro Progetti: Cross Medial e Breaking Views, ricevendo molti complimenti. Un ringraziamento, a nome di tutti i ragazzi presenti, va soprattutto a Gianni Meritati per l’invito e per l’opportunità che ha loro dato. È stata una bella esperienza che di sicuro ha lasciato qualche insegnamento ai giovani aspiranti scrittori e giornalisti del Liceo.

martedì 2 maggio 2017

BREAKING VIEWS: UN GIORNALE TUTTO INGLESE PER IL FERMI!

BREAKING VIEWS: UN GIORNALE TUTTO INGLESE PER IL FERMI!

Intervista alla Prof.ssa Daniela di Palma, ideatrice del Progetto
Di C.Errico, C.Liguori, L.Grillo

Daniela di Palma, docente di Lingua e Letteratura Inglese del Liceo Fermi da pochi mesi ha dato vita a “Breaking Views”, un mensile tutto in lingua straniera e interamente redatto dagli studenti che si è affiancato al giornale del Laboratorio Cross Medial “Parola al Fermi!”.

Prof.ssa di Palma, come mai ha deciso di lavorare su questo Progetto così originale?

In realtà questo è un Progetto nato quasi per caso.Durante la settimana dello studente, a gennaio, i ragazzi lavoravano in gruppo su alcuni argomenti di attualità, in particolare si sono soffermati a riflettere sulla Giornata della Memoria. Hanno iniziato a elaborare commenti in lingua inglese sul tema dell'olocausto e sulle varie forme di discriminazione nel campo dello sport, della cultura, della politica. Da quel momento è nata l'idea di trasformare i commenti in articoli rielaborati personalmente e di raccoglierli in un giornale con un titolo e una forma che è diventato una sorta di rivista mensile di approfondimento, totalmente creata dai ragazzi e che sta riscuotendo un incredibile successo tra studenti e insegnanti del nostro Liceo.

Come è strutturato questo Progetto? Qual è il suo scopo?

“Breaking Views” è un giornale che nasce come una sorta di rivista mensile: ogni mese ha un argomento principale.Nel mese di gennaio la linea portante è stata la discriminazione. Il giornale è diviso in diverse sezioni: attualità, cultura, sport,musica curiosità e interviste. Ogni mese gli argomenti di questi temi cambiano. Il mese di marzo è stato dedicato, per esempio, alla figura della donna e all’universo femminile in un viaggio, nella storia, nell'arte nella letteratura e nella scienza.

Cosa pensano e chi sono gli studenti coinvolti nel Progetto?

Il giornale nasce dalla passione che molti dei nostri ragazzi hanno per la scrittura creativa insieme a quella per la lingua inglese (per fortuna!). L’idea di creare un proprio spazio di espressione e riflessione su tematiche di interesse ha entusiasmato sin dall’inizio gli studenti che si sono sentiti coinvolti in prima persona nella creazione di un prodotto tutto loro. La classe si trasforma in un laboratorio, come una piccola redazione in cui i vari gruppi sono incaricati di occuparsi di un settore come veri giornalisti. Questo li responsabilizza molto, li diverte e dà loro il senso vero e lo spirito del lavoro di squadra. I ragazzi sono anche incaricati di corredare gli articoli con le immagini anche se il lavoro di grafica e sistemazione degli articoli è curato con grande impegno dalla studentessa Elvira Gisonde di 4F che si occupa insieme a me del layout del giornale. E poi si è lavorato in modalità di classi aperte poiché i ragazzi di, 2, 3, 4 e 5 F hanno lavorato insieme in un confronto continuoeanche in collaborazione con altre classi come la 2I, 4I, 2G, 1C e 4A grazie al supporto delle Prof. ssa Maria Cristina Bottigliero, Marisa Stabile e Giuseppina Cannolicchio.Gli studenti sono stati molto entusiasti fin dal primo articolo e io considero questa iniziativa nient’altro che un prolungamento di quello che normalmente facciamo nelle nostre quotidiane attività nel Dipartimento di Lingua Inglese. Quando diventiamo redazione esercitiamo naturalmente le 4 abilità linguistiche di writing, reading, speaking e listening. Gli articoli sono anche spunto di riflessione e conversazione. Durante le interrogazioni, cerco di ritornare ciclicamente sugli articoli chiedendo ai ragazzi di scegliere quelli scritti da altri e di commentarli liberamente.

Il 22 aprile siete stati al Festival del Libro e della Lettura di Ostia insieme agli studenti del Progetto “Cross Medial” per presentare il vostro lavoro. Ci racconta le emozioni di quella esperienza?

È stata una bellissima esperienza, ci siamo ritrovati in un contesto stimolante che ci ha dato l’opportunità di presentare il nostro lavoro in mezzo a tanti scrittori e giornalisti. I ragazzi di “Breaking Views” insieme a quelli di “Cross Medial” hanno presentato il lavoro e hanno donato una copia del giornale al Vice Caporedattore Tg1 Cultura e Spettacoli Gianni Maritati e al Vice Caporedattore Tg1 Esteri Sergio Paini. Una grande soddisfazione che ci spinge a continuare e a migliorare grazie anche al sostegno della Preside Adriana Mincione che sostiene e supporta sempre ogni iniziativa tesa a promuovere la partecipazione attiva e fattiva dei ragazzi del nostro Liceo.