LUDENDO DISCITUR: AL LICEO
FERMI IL LATINO SI IMPARA DIVERTENDOSI
Un Progetto innovativo per
apprendere meglio. Ecco cosa ne pensano docenti e studenti
Di F. Petrarca, M. Mangiacrapa
e A. Pellegrino
Il Liceo Scientifico Enrico Fermi ha implementato dallo scorso anno scolastico il Progetto di Latino Ludendo discitur,proposto perché nell’ultimo decennio i docenti di lettere hanno notato disinteresse nello studio del latino. Una delle cause sembra essere il metodo con cui si insegna questa bellissima disciplina, che risulta noiosa e faticosa per i ragazzi.Le lezioni si svolgono presso un’aula del liceo una volta o due alla settimana, per un totale di cinque lezioni al mese: quattro di apprendimento attraverso giochi stimolanti e una di realizzazione di un modello plastico. Gli incontri sono coordinati dalla prof.ssadi lettere Maria Rosaria Esposito, con l’aiuto delle prof.sse Carmen Orabona, Eleonora Ciambelli e del prof. di disegno tecnico e storia dell’arte Aurelio Di Santi.
Lo scopo del Progetto è quello di far
immergere gli studenti nel lessico, cioè nelle singole parole latine che
continuano a vivere nel nostro linguaggio corrente. E’ stato sperimentato che
fare giochi di squadra, giochi enigmistici (cruciverba, rebus…) e vignette
comiche in latino lascia agli studenti un ricordo indelebile di ciò che hanno
appreso. Di conseguenza, i ragazzi imparano non meccanicamente ma piacevolmente
ed è dimostrato scientificamente che la piacevolezza con cui si apprende
l’informazione determina il perdurare del suo ricordo.Il Progetto Ludendo discitur nasce da una grande
intuizione della docente di lettere Maria Rosaria Esposito la quale, entusiasta
dell’iniziativa, ci spiega il motivo per cui gli studenti dovrebbero
partecipare: “Credo che una delle ragioni sia la certezza che impareranno
divertendosi: perché i ragazzi, divisi in squadre, avranno la possibilità di
sfidarsi sull’argomento affrontato e saranno determinati a dare il meglio di sé.
Un altro incentivo è sicuramente il piacere di stare insieme in un contesto
basato non sul dovere di imparare, ma sulla curiosità stimolata attraverso
video proiettati con la LIM, lavagna digitale, giochi enigmistici e fumetti. E
infine quella di potenziare le proprie abilità logiche e le competenze nel
disegno e nel linguaggio.”Abbiamo parlato anche con la prof.ssa Eleonora
Ciambelli, che ci espone la sua idea in merito affermando: ”Penso che un
Progetto come questo sia importante, perché innanzitutto tutti i progetti,
quelli interni ed extra-scolastici, da un lato possono essere considerati
veramente extra-curriculari, mentre dall’altro poi si integrano perfettamente
nella didattica che noi facciamo in classe; per cui qualsiasi tipo di Progetto,
non solo questo, come ad esempio la Lectura Dantis o le Olimpiadi di Filosofia
si integrano perfettamente nella nostra didattica curriculare. Tuttavia, io
credo che i ragazzi quando scelgono autonomamente di partecipare ad un
determinato Progetto- soprattutto i ragazzi del biennio che non ricevono
crediti - lo fanno sicuramente sulla base di un interesse e sulla volontà di un
approfondimento culturale. Per cui l’idea di imparare il latino anche in
maniera un po’ più scherzosa, quindi giocando con i cruciverba, i rebus, ecc.,
sia un modo per bypassare innanzitutto quello che è un po’ la pesantezza della
lingua latina e il suo livello di difficoltà e poi è un metodo per farla amare
ai ragazzi, in maniera più briosa.”E infine, c’è anche il parere di una
studentessa del secondo anno F. Palmiero che quest’anno,da partecipante,soddisfatta
ci racconta: “Ho trovato questo Progetto molto interessante, principalmente per
il diverso e creativo modo di approcciarsi a questa lingua. E in questa
condizione l’apprendimento del latino risulta molto piacevole e leggero.” A
questo punto, non resta che dire: Quo ludo ludamus?
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