realizzato dalla classe 2.0(1Esa) e coordinati dalla prof.ssa Crisostamo Concetta Maria

lunedì 15 maggio 2017

LA CULTURA COME BASE PRINCIPALE DELLA VITA

“LA CULTURA COME BASE PRINCIPALE DELLA VITA”

Roberto Vecchioniincontra gli studenti di Aversa. Tra loro c’è anche il Liceo Fermi
Di I. Costanzo, C. Liguori, L.Grillo


       Al Teatro Metropolitan di Aversa ha presentato il suo ultimo libro, Il mercante di luce, lo scrittore, cantante e docente Roberto Vecchioni. Presente il Liceo Enrico Fermi insieme ad altre scuole di Aversa e dell’agro aversano. L’evento è stato organizzato dalla libreria Libriotheca in collaborazione con il Liceo Classico Domenico Cirillo e l’Istituto Professionale. Il giornalista e scrittore Vito Faenza ha introdotto l’evento, poi Vecchioni ha raccontato il suo libro: un mix sulla sua vita che parte soprattutto dalla passione per la cultura che per lui non solo è “la base principale della vita”, ma anche “l’azione che giustifica ogni gesto del nostro quotidiano”. 
Vecchioni è un professore di greco, latino, storia e filosofia nato a Milano ma di origini napoletane. Ha insegnato in alcuni licei di Milano e della provincia di Brescia poi, una volta raggiunta l’età pensionabile, ha iniziato a insegnare nelle università. Durante l’incontro infatti, si è soffermato anche sul suo lavoro da insegnante che, secondo lo scrittore, è faticoso ma pieno di soddisfazioni: “Noi insegnanti non siamo perfetti, il nostro compito è darvi fiducia. Devo entrare in questa scuola per 40 anni, devo stare in quell’aula per 4 ore e devo uscirne distrutto, altrimenti non avrò svolto il mio compito correttamente”. Ed è questo il momento in cui è intervenuta Elvira Ariano, un’ex studentessa del Liceo Cirillo che ha cantato Chiamami ancora amore, un successo sanremese dell’autore che, sorpreso dalla perfetta esecuzione, l’ha affiancata con entusiasmo. La scelta della canzone non è casuale perché Arianoha avuto l’idea di proporre una tesina per il suo esame di stato piuttosto originale: la canzone è stata infattiinserita nel lavoro dell’ex studentessa cantandola. Sul finire dell’incontro, gli studenti hanno posto all’autore domande tratte principalmente dalla lettura del libro.Uno dei ragazzi presenti, in particolare, ha chiesto all’autore se avesse più paura di vivere o di morire. “Non ho paura né di vivere né di morire” ha sostenuto Vecchioni che ha aggiunto “Nella vita noi abbiamo tre cose: il bene, il male e noi stessi” e rivolgendosi ai giovani studenti: “Non esiste una felicità assoluta, la felicità è un insieme di piccole cose, un insieme di attimi”. Decisamente una splendida mattinata in compagnia di un così celebre e illustre scrittore che ha concluso l’incontro con un motto greco a cui è molto legato: “Nessuno è padrone di sé stesso” e ha precisato che per padrone intende semplicemente il tempo.Sul finale poi, gli studenti hanno colto al volo l’opportunità di ricevere un autografo sul loro libro. I ragazzi così sono tornati a casa non solo con una firma ma anche con un animo decisamente arricchito.

ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO: LA CURVATURA DI ARCHITETTURA E INGEGNERIA

Alternanza Scuola-Lavoro: la curvatura di architettura e ingegneria

Al Liceo Fermi la professione si impara in classe

Di E. Massimo, C. Vallifuoco.

Pensate all'Empire State Building, alla Torre Eiffel o al Big Ben: sono edifici importantissimi, bellissimi e famosissimi e sono stati tutti progettati da architetti importanti e molto ammirati. Ora pensate a Gustave Eiffel, celebre ingegnere che si dedicò alla costruzione della sua omonima torre. Se anche voi volete diventare ingegneri e creare cose magnifiche e mai viste prima o disegnare facciate di edifici imponenti e mozzafiato, al Liceo Fermi potrete iniziare i vostri studi sull’argomento partecipando alla curvatura di architettura e ingegneria. Il responsabile del Progetto, prof. Luca Ferri è un docente di arte qualificato che, insieme alla prof.ssa Claudia Vitale e al prof. Antonio Pellegrino, coordina gli alunni in questo originale percorso di alternanza. Inizialmente si affrontano lezioni di preparazione per capire al meglio il lavoro che sarà assegnato in seguito. Alla teoria vengono poi alternate lezioni di matematica e fisica e ore di alternanza on the job che si svolgono all'Università degli Studi della Campania Luigi Vanvitelli per quanto riguarda le lezioni di architettura, e all’Università degli studi di Napoli Federico II per le lezioni d’ingegneria. Per gli studenti del terzo anno il Progetto prevede sia architettura che ingegneria. Per gli studenti del quarto, invece, si deve scegliere un percorso che riguardi solo una delle due materie affrontate. Tuttavia entrambi i percorsi, seppur separati, hanno lo stesso progetto da portare a termine: una riqualificazione di Piazza Marconi, più conosciuta come Piazza Mercato. Questa piazza si trova nel cuore del centro storico di Aversa ed è una delle piazze più importanti dell’agro aversano ma non è valorizzata come merita. Gli alunni allora sono chiamati a realizzare un progetto di ristrutturazione, progettando un parco, una luogo d’incontro, qualsiasi cosa soddisfi la collettività. Si lavora dunque sia sull’architettura, cercando di dare una nuova immagine alla piazza, sia sull’ingegneria che permetta di rendere Aversa una Smart City, un’area urbana progettata e sviluppata in modo da incentivare lo sviluppo economico e rendere più alta la qualità della vita. Gli alunni, divisi in gruppi, hanno da subito iniziato a lavorare. I loro Progetti sono riportati sul sito: http://fermalternanza.altervista.org e non possiamo escludere che un giorno, una di queste proposte riuscirà a prendere forma e diventare la nuova e riqualificata Piazza Marconi.

RASSEGNA STAMPA IL MATTINO 14/05/2017

 RASSEGNA STAMPA
 IL MATTINO
14/05/2017


lunedì 8 maggio 2017

“TERRA DEI FUOCHI? TUTTA UN’ALTRA STORIA!”. IL LICEO FERMI PARTECIPA AL CONCORSO LEGAMBIENTE

“TERRA DEI FUOCHI? TUTTA UN’ALTRA STORIA!”. IL LICEO FERMI PARTECIPA AL CONCORSO LEGAMBIENTE
La storia di E., una ragazza che ha lottato con forza e coraggio contro un territorio che l’ha ferita
Di F. Petrarca, M. Mangiacrapa e A. Pellegrino


Legambiente Scuola e Formazione è l'associazione professionale degli insegnanti, degli educatori e dei formatori ambientalisti, riconosciuta dal Ministero della Pubblica Istruzione. È nata nel 2000 come luogo di incontro, di riflessione, di scambio e di esperienza per coloro che si riconoscono negli ideali ambientalisti. Offre ai suoi soci attività di formazione, progetti di ricerca, occasioni di dibattito politico e culturale, consulenza per la realizzazione di progetti educativi nazionali e internazionali, materiali didattici e informativi tematici. Legambiente organizza molte iniziative per ragazzi, genitori, insegnanti e aziende. Fra le tante, il Liceo Scientifico Enrico Fermi ha deciso di partecipare all’interessante iniziativa“Terra dei fuochi? Tutta un’altra storia!”, un progetto educativo che Legambiente promuove nell’ambito del Protocollo per interventi di prelievo straordinario di Pneumatici Fuori Uso abbandonati nel territorio di Napoli e Caserta. Firmato nel 2013, il Protocollo ha già permesso la rimozione dalle strade di oltre 16 mila tonnellate di PFU, Pneumatici Fuori Uso, dal territorio della Terra dei fuochi che comprende, l’estesa area a cavallo tra la provincia di Napoli e quella di Caserta e dunque quella in cui il nostro Istituto si trova coinvolto. Il percorso proposto è rivolto solo alle scuole primarie, secondarie di primo e secondo grado presenti nella medesima zona, al quale è affiancato un concorso, che chiede ai ragazzi di raccontare – seguendo il formato dell’articolo di un quotidiano – una storia che mostri come la Terra dei fuochi non sia solamente un territorio, descritto per stereotipi e pregiudizi, ma un luogo ricco di storie di positività e di solidarietà da far conoscere. Oltre all’articolo di giornale, dovranno essere allegati descrizione, planimetria e foto dell’area prescelta per la riqualificazione, indicando i motivi della scelta. I testi dovranno essere inviati dal 3 aprile al 7 maggio 2017 a scuola.formazione@legambiente.it, insieme agli altri materiali. Le classi che hanno aderito al progetto riceveranno materiali didattici e informativi e, a conclusione del concorso, saranno premiate tre classi. Alla prima classificata andrà il rifacimento della superficie di un impianto sportivo scolastico, palestra o impianto outdoor con superficie massima di 25x35 metri, con stesa contenente gomma da PFU. Alla seconda e terza classe classificata andrà la fornitura di arredi per interno o esterno realizzati con gomma riciclata da PFU, es.rastrelliere per biciclette, panchine, fioriere, ecc. Per poter vincere quindi, gli studenti dovranno andare a caccia di storie positive e interessanti: non importa che siano eclatanti o famose, le possono trovare anche tra i banchi di scuola, tra i pianerottoli di un palazzo, nel parco giochi sotto casa, nel quotidiano minimo di tutti i giorni. Ed è proprio quello che hanno fatto i ragazzi del Laboratorio Giornalistico Cross Medial: la redazione Laboratorio Giornalismo si è occupata di sviluppare l’articolo, la redazione Progetti si è occupata della descrizione, della planimetria e della foto dell’area prescelta per la riqualificazione, indicando le motivazioni della scelta e la redazione Social ha eseguito delle ricerche sulla Terra dei Fuochi.Infine, la redazione Cultura ha cercato delle citazioni sulla legalità e sulla positività. La storia è quella di E., una giovane ragazza che vive nell’agro aversano, che è stata colpita da una grave forma di tumore e nonostante la malattia non ha mai smesso di credere e lottare. Voleva vivere e voleva continuare a vivere la sua quotidianità, ed in questo è stata supportata dai suoi amici e dai suoi insegnanti che l’hanno aiutata a continuare i suoi studi. Queste sono le belle cose della vita, la forza e la tenacia di non mollare mai davanti alla più grave delle situazioni. Butta il cuore oltre l’ostacolo diceva Robert Baden Powel. E. lo ha fatto! Ha sconfitto la malattia ed è tornata alla vita di sempre senza rassegnarsi ad un destino che molti pensavano già segnato.Questa è una storia di come, appunto, la Terra dei Fuochi sia tutta un’altra storia.

venerdì 5 maggio 2017

LICEO FERMI. L’UNIHOCKEY È LA NUOVA ORIGINALE DISIPLINA SPORTIVA DELL’ISTITUTO

LICEO FERMI. L’UNIHOCKEY È LA NUOVA ORIGINALE DISIPLINA SPORTIVA DELL’ISTITUTO

Un vero esperimento ideato dalla Prof.ssa Pina Affinito che sta portando interessanti frutti

Di F. Ceneri, A. Fabozzi, C. Rigliaco, P. Tozzi

È la docente di scienze motorie, Pina Affinito la vera promotrice di una particolare disciplina sportiva al Liceo Fermi: l’Unihockey. Con questo Progetto, l’insegnante vuole rendere maggiormente coordinati i ragazzi delle classi prime e seconde che sono in una fase di profondo cambiamento strutturale: senza la dovuta cura dedicata al proprio corpo, infatti, gli adolescenti che conducono uno stile di vita non corretto possono arrecare danni anche permanenti al proprio fisico. L’Unihockey è uno sport di squadra praticato ufficialmente in 48 nazioni. È uno sport simile all'hockey pista ma senza pattini a rotelle. Si ha molto contatto fisico anche se ci sono delle regole ben precise. È anche un gioco molto veloce e di contropiedi istantanei. Nasce come Floorhockey negli Stati Uniti negli anni '50 dove è utilizzato come mezzo d'allenamento per i giocatori di hockey su ghiaccio ma diventa presto popolarissimo in Svezia, Svizzera e Finlandia. Queste nazioni fondano nel 1986 la IFF, International Floorball Federation, che organizza dal 1996 i campionati mondiali con periodicità biennale, maschili in anni pari e femminili in anni dispari. La struttura conta oggi 3.450 club e più di 175.000 atleti tesserati.
L’Unihockey è stato preferito a sport più popolari dalla professoressa Affinito per motivi prettamente tecnici. Infatti, secondo la docente è necessario far abituare i ragazzi alla pratica di uno sport che risolva i loro problemi di coordinamento, cioè una disciplina che non richieda troppa tattica nè tantomeno troppa sinergia oculo-manuale,  ovvero un gioco veloce, intenso e tecnico. Dato che in passato Affinito ha dato l’input ad attività poco praticate tra i ragazzi (esempio valido può essere il lancio dell’attività del tiro con l’arco), si augura che la promozione di questo sport si espanda nell’istituto. Il Liceo Fermi ha fornito gratuitamente a tutti gli alunni che vi partecipano le attrezzature necessarie.  Il torneo di Unihockey si svolge regolarmente ogni mercoledì, giovedì e venerdì dalle 14:30 alle 16:30. La Prof. Affinito si augura di poter coinvolgere in futuro quanti più docenti possibili in quest'attività. Infatti, secondo il suo parere,questo sport se svolto con un coinvolgimento maggiore di classi potrà portare risultati molto importanti, com'è già accaduto in passato con il tiro con l’arco.


UN GIOCO DIVENTATO SERIO

UN GIOCO DIVENTATO SERIO

Intervista al Rappresentante d’Istituto del Liceo Scientifico Enrico Fermi

Di C. Liguori e L. Grillo

Vincenzo D'Agostino, studente 19enne della classe 5D è il Rappresentante d'Istituto del Liceo Enrico Fermi. Al termine dell’anno scolastico gli abbiamo rivolto qualche domanda per trarre un bilancio.

È il primo anno che ti candidi come rappresentante? Cosa ti ha spinto a intraprendere questa scelta? Qual è stato il programma che ti ha portato poi a essere eletto?

Questo è il primo anno che mi candido come rappresentante e devo dire che sono stato anche abbastanza fortunato visto che sono stato subito eletto come primo rappresentante. All'inizio ho intrapreso questa strada più che altro per mettere alla prova me stesso, per fortificare il mio carattere e anche per provare una nuova esperienza più unica che rara. Dopo un po' ho compreso che più che una sfida era un obiettivo che avevo intenzione di portare a termine nel migliore dei modi. Nonostante la competizione più che sana con gli altri candidati, sia della mia lista che quella avversaria, successivamente alle prime propagande ho capito subito che alla mia scuola ci tenevo più di quanto potessi immaginare: desideravo migliorare ogni difetto di questo Istituto. Il mio obiettivo principale era lasciare che la gente si fidasse di me, che vedesse in me un ragazzo sincero che riesce a mantenere sempre le promesse fatte.

Visto che l'anno scolastico sta volgendo al termine credi di aver soddisfatto a pieno le esigenze degli studenti? Quali sono le maggiori critiche che hai dovuto affrontare?

A dire il vero non ho dovuto affrontare molte critiche anche perché credo di avere svolto il mio lavoro nel migliore dei modi. Ovviamente la strada per fare ciò non è stata tutta in discesa, infatti in alcuni casi è stato abbastanza faticoso e impegnativo soddisfare le richieste degli studenti.Anche se con difficoltà spero di esserci riuscito nel migliore dei modi. Per me è stata davvero una bella esperienza e la consiglio vivamente a tutti coloro che vorrebbero provarci: anche se timidi o timorosi di farlo, provateci perché è un'esperienza che vi porterete avanti. Ho dovuto superare delle difficoltà ma ammetto che lo rifarei esattamente nello stesso modo. Spero di aver soddisfatto tutte le richieste che mi sono state fatte o almeno la maggior parte, visto che mi sono impegnato molto in questo percorso che definirei innanzitutto di formazione.

Come vedi il tuo futuro? Hai già pensato a cosa farai dopo la scuola?

In futuro mi vedo a capo di un’azienda creata e gestita da me. E' un obiettivo un po' difficile da raggiungere lo so, ma sono sicuro che con il giusto impegno e la buona volontà ognuno di noi è capace di fare cose che neanche immagina. Dopo questo ultimo anno di liceo quasi sicuramente mi iscriverò alla Facoltà di Economia di Napoli per realizzare il mio obiettivo.

LUDENDO DISCITUR: AL LICEO FERMI IL LATINO SI IMPARA DIVERTENDOSI

LUDENDO DISCITUR: AL LICEO FERMI IL LATINO SI IMPARA DIVERTENDOSI
Un Progetto innovativo per apprendere meglio. Ecco cosa ne pensano docenti e studenti
Di F. Petrarca, M. Mangiacrapa e A. Pellegrino

Il Liceo Scientifico Enrico Fermi ha implementato dallo scorso anno scolastico il Progetto di Latino Ludendo discitur,proposto perché nell’ultimo decennio i docenti di lettere hanno notato disinteresse nello studio del latino. Una delle cause sembra essere il metodo con cui si insegna questa bellissima disciplina, che risulta noiosa e faticosa per i ragazzi.Le lezioni si svolgono presso un’aula del liceo una volta o due alla settimana, per un totale di cinque lezioni al mese: quattro di apprendimento attraverso giochi stimolanti e una di realizzazione di un modello plastico. Gli incontri sono coordinati dalla prof.ssadi lettere Maria Rosaria Esposito, con l’aiuto delle prof.sse Carmen Orabona, Eleonora Ciambelli e del prof. di disegno tecnico e storia dell’arte Aurelio Di Santi. 
Lo scopo del Progetto è quello di far immergere gli studenti nel lessico, cioè nelle singole parole latine che continuano a vivere nel nostro linguaggio corrente. E’ stato sperimentato che fare giochi di squadra, giochi enigmistici (cruciverba, rebus…) e vignette comiche in latino lascia agli studenti un ricordo indelebile di ciò che hanno appreso. Di conseguenza, i ragazzi imparano non meccanicamente ma piacevolmente ed è dimostrato scientificamente che la piacevolezza con cui si apprende l’informazione determina il perdurare del suo ricordo.Il Progetto Ludendo discitur nasce da una grande intuizione della docente di lettere Maria Rosaria Esposito la quale, entusiasta dell’iniziativa, ci spiega il motivo per cui gli studenti dovrebbero partecipare: “Credo che una delle ragioni sia la certezza che impareranno divertendosi: perché i ragazzi, divisi in squadre, avranno la possibilità di sfidarsi sull’argomento affrontato e saranno determinati a dare il meglio di sé. Un altro incentivo è sicuramente il piacere di stare insieme in un contesto basato non sul dovere di imparare, ma sulla curiosità stimolata attraverso video proiettati con la LIM, lavagna digitale, giochi enigmistici e fumetti. E infine quella di potenziare le proprie abilità logiche e le competenze nel disegno e nel linguaggio.”Abbiamo parlato anche con la prof.ssa Eleonora Ciambelli, che ci espone la sua idea in merito affermando: ”Penso che un Progetto come questo sia importante, perché innanzitutto tutti i progetti, quelli interni ed extra-scolastici, da un lato possono essere considerati veramente extra-curriculari, mentre dall’altro poi si integrano perfettamente nella didattica che noi facciamo in classe; per cui qualsiasi tipo di Progetto, non solo questo, come ad esempio la Lectura Dantis o le Olimpiadi di Filosofia si integrano perfettamente nella nostra didattica curriculare. Tuttavia, io credo che i ragazzi quando scelgono autonomamente di partecipare ad un determinato Progetto- soprattutto i ragazzi del biennio che non ricevono crediti - lo fanno sicuramente sulla base di un interesse e sulla volontà di un approfondimento culturale. Per cui l’idea di imparare il latino anche in maniera un po’ più scherzosa, quindi giocando con i cruciverba, i rebus, ecc., sia un modo per bypassare innanzitutto quello che è un po’ la pesantezza della lingua latina e il suo livello di difficoltà e poi è un metodo per farla amare ai ragazzi, in maniera più briosa.”E infine, c’è anche il parere di una studentessa del secondo anno F. Palmiero che quest’anno,da partecipante,soddisfatta ci racconta: “Ho trovato questo Progetto molto interessante, principalmente per il diverso e creativo modo di approcciarsi a questa lingua. E in questa condizione l’apprendimento del latino risulta molto piacevole e leggero.” A questo punto, non resta che dire: Quo ludo ludamus?