realizzato dalla classe 2.0(1Esa) e coordinati dalla prof.ssa Crisostamo Concetta Maria

giovedì 15 giugno 2017

LICEO FERMI: IL PROGETTO PER IMPARARE AD ARGOMENTARE E DIBATTERE

LICEO FERMI: IL PROGETTO PER IMPARARE AD ARGOMENTARE E DIBATTERE

“Distinta…mente”, discutere per crescere
Di F. Petrarca, M. Mangiacrapa e A. Pellegrino


Nell’antica Roma, per coloro che appartenevano ai ceti più elevati e che desideravano intraprendere la carriera politica, di grande importanza era la scuola del rethor, il retore, il maestro di eloquenza che insegnava le tecniche argomentative e l’arte di parlare in pubblico. L’arte di saper parlare e persuadere è ritenuta altresì importante dal Dirigente Scolastico del Liceo Scientifico Enrico Fermi Adriana Mincione, che dallo scorso anno scolastico ha implementato il Progetto “Distinta…mente – argomentare e dibattere”, il cui scopo è quello di sviluppare il pensiero critico dei giovani per renderli adulti capaci di esercitare consapevolmente un ruolo attivo in ogni processo decisionale. La metodologia utilizzata per la realizzazione del Progetto è il debate che consiste in un confronto nel quale due squadre, composta ciascuna di 4-5 studenti, sostengono e controbattono un’affermazione o un argomento dato, ponendosi in un campo pro o nell’altro contro. Dal tema scelto prende il via un vero e proprio dibattito, una discussione formale, dettata da regole e tempi precisi, per preparare la quale sono necessari esercizi di documentazione ed elaborazione critica. Al termine del confronto l’insegnante valuta la prestazione delle squadre assegnando un voto che misura le competenze raggiunte. Secondo la prof.ssa Iolanda Riccardi, referente del Progetto, dibattere e confrontare le proprie idee su un tema che riguarda i ragazzi da vicino li aiuta nell’autovalutazione, nell’accettare e confrontare le proprie idee con quelle altrui, nell’imparare a selezionare le fonti e nel migliorare la propria consapevolezza culturale e l’autostima. Il debate, quindi, allena la mente a considerare posizioni diverse dalle proprie e a non fossilizzarsi su personali opinioni. Abbiamo quindi chiesto a un alunno-partecipante, Gennaro Santoro, studente di IV I, cosa pensasse di questo Progetto: “Ho avuto la possibilità di partecipare anche l’anno scorso, quindi quest’anno ero già preparato psicologicamente ad una simile situazione. L’anno scorso sono stato fortunato, perché ho avuto l’occasione di collaborare con ragazzi che erano di quarta e quinta: io essendo di terza ho avuto la possibilità di imparare molto da loro. Si tratta di fatto di un Progetto che non implica una stretta correlazione tra professore e studente, anzi al contrario, viene data la possibilità di essere particolarmente liberi, quasi sulla formula peer to peer che ultimamente viene molto portata avanti. E quindi sì, ho avuto la possibilità di imparare molto da persone che comunque considero miei amici. Posso dire che l’assimilazione di queste informazioni è stata molto molto leggera, assolutamente non forzata. Il dibattito che mi ha entusiasmato di più è stato quello che verteva su digito ergo sum, che era ovviamente un riferimento a Cartesio, quindi a cogito ergo sum, però in un parallelismo con quella che è la realtà contemporanea, quindi il rapporto che noi abbiamo con la tecnologia. Questo dibattito è stato particolarmente entusiasmante perché era il primo approccio a questo tema, infatti si fece in aula magna e parteciparono molte classi, quindi vi fu davvero il piacere di parlare, dire la mia e al contempo di confrontarmi con altre persone e di essere sostenuto dal pubblico che fondamentalmente erano miei compagni.” L’entusiasmo di Gennaro, ci consente di affermare che il saper dibattere e conoscere anche l’antitesi di ciò che si sostiene è il miglior modo per crescere. Per questo quando gli chiediamo quanto il Progetto abbia inciso sulla possibilità di prendere in considerazione tutti gli aspetti di un pensiero su uno specifico tema, risponde: “È molto importante aprire la mente, specialmente in questa fase della nostra vita in cui è necessario recepire il maggior numero di informazioni possibili perché dobbiamo formare la nostra persona. Chiudere i battenti a pensieri e opinioni contrastanti alle nostre sarebbe davvero un suicidio per la nostra persona, soprattutto alla nostra età. E quindi sì, ho avuto la possibilità, non che non lo fossi prima, di aprirmi ancor di più a idee che magari in passato non avrei accettato con molto piacere. Dunque consiglio questo Progetto a chiunque voglia confrontarsi e approfondire tematiche interessanti e molto vicine a noi e lo propongo ai miei coetanei anche perché spesso la scuola è carente sotto questo aspetto e questo Progetto è molto utile nella formazione del singolo individuo. Si riescono infatti a sviluppare incredibili abilità che insegnano a collaborare, verbo che oggi è chiave di qualunque attività, come anche nel passato.” 

martedì 13 giugno 2017

AL LICEO FERMI LA COMPAGNIA TEATRALE “S’ACCUMMENCIA ACCUSSI’”, PRESENTA UNO SPETTACOLO DEDICATO AL TERRITORIO

AL LICEO FERMI LA COMPAGNIA TEATRALE “S’ACCUMMENCIA ACCUSSI’”, PRESENTA UNO SPETTACOLO DEDICATO AL TERRITORIO

Una Commedia sulla scoperta della radioattività e contro la Terra dei Fuochi
Di F. Petrarca, M. Mangiacrapa e A. Pellegrino


“La Camorra, manipolatrice, burattinaia come i governi e noi siamo tanti burattini…E la   burattinaia che fa? Muove i fili… i fili si muovono per denaro. Questi qui, ci hanno affogato nei soldi, questi egoisti… Egoismo…quanto egoismo…ipocrisia, superbia, passività. Sì, la passività, la passività è una cosa comune tra noi, fin troppo comune secondo me. E perché non opporci? Perché non gridare il nostro diritto di vivere una vita serena? Perché far morire ciò da cui siamo nati? La Natura! Perché non gridare “sono un essere umano e da tale voglio trattare ed essere trattato”? Noi, questi fili li dobbiamo tagliare, dobbiamo fare zac … Ragazzi, dobbiamo cambiare!” E’ questo il messaggio, originariamente recitato in napoletano, di Angelo nel suo monologo interpretato da Giorgio Fabozzo, studente di IV F del Liceo Fermi. Si tratta di un assaggio della straordinaria rappresentazione teatrale, intitolata “I ragazzi di Via Fermi”, allestita dai ragazzi della  compagnia “S’Accumencia Accussì”, che si è tenuta il giorno venerdì 26 maggio 2017, presso la Scuola Media Giovanni Pascoli di Gricignano Di Aversa, appartenente al plesso “F. Santagata”.  Il Liceo Scientifico Enrico Fermi da quest’anno ha introdotto il Progetto di Teatro, che ha visto come attori emergenti studenti e studentesse del secondo, terzo e quarto anno scolastico, sotto la regia del prof. Stefano Ciardulli e della prof.ssa Giulia Ciccarelli. Le lezioni si sono tenute due volte alla settimana e a partire da settembre ha iniziato a prendere forma lo spettacolo. Il professore Ciardulli e la professoressa Ciccarelli hanno consegnato a Giorgio Fabozzo, attore e aiuto regista, un copione in romano che lui ha poi tradotto in napoletano. La commedia, di carattere scientifico e accompagnata da intermezzi musicali, è divisa in due atti e il tema dell’opera, ovvero la radioattività, è nato da una sessione di brain storming che ha portato al collegamento con la Terra dei Fuochi. Il primo atto parla della scoperta della radioattività da parte del fisico Enrico Fermi, mentre il secondo atto, scritto dallo studente di V O Angelo Noviello, è una protesta contro la Terra dei Fuochi e parla della radioattività moderna, dove degli studenti universitari di fisica spiegano cos’è scientificamente in modo preciso ma non complicato per gli spettatori. Quest’idea è stata accolta con entusiasmo dai ragazzi del teatro, perché è un tema che riguarda tutti noi e la nostra quotidianità. Una quotidianità dove ci sentiamo oppressi da forze maggiori, e come insegna Angelo nel suo monologo: “la Camorra è la grande burattinaia e i fili che lei muove rappresentano i soldi, fili che dobbiamo tagliare”. Un bell’insegnamento che ha coinvolto gli attori fin da subito. All’inizio del Progetto erano solo alle prime armi, quindi lavorare con il professore Ciardulli, che ha molta esperienza nel campo teatrale, è stato inizialmente critico, ma comunque molto piacevole. In particolare abbiamo parlato con alcuni giovani attori, tra cui Giorgio Fabozzo ed Elvira Gisonde, IV F, Mattia Di Franco, Anna Caiazzo ed Erika Evangelista III A, Eleonora Buffardi, II F e Denyse Puoti, II H. Alla domanda: “Consigliereste questo Progetto ad altri studenti?” risponde Elvira: “Assolutamente si, perché personalmente mi ha aiutato a superare la mia timidezza, quindi è una bella esperienza sia per sbloccarsi sia per incontrare persone nuove, con cui si può trascorrere un pomeriggio piacevole divertendosi. Questo corso è servito e serve a far capire che la scuola non è solo studio, ma anche divertimento, però bisogna comunque possedere una certa passione per poter partecipare, senza prenderlo sotto gamba”. Che ci si possa divertire facendo teatro ce lo ha confermato anche Giorgio Fabozzo, raccontandoci un aneddoto divertente avvenuto durante le prove: “Quando cercavano un’attrice per Cesarina, alla fine interpretata da Anna Caiazzo, ho recitato la sua parte, ovvero la vaiassa dei quartieri spagnoli”. Per finire, Giorgio ha soddisfatto una nostra curiosità, ovvero: “Perché il nome della compagnia è S’Accumencia Accussì?” e lui ha prontamente risposto: “Perché tutto incomincia dal niente e questa è la nostra prima rappresentazione teatrale, all’inizio volevamo chiamarla Alleria o I ragazzi di Via Fermi, che poi è diventato il nome dello spettacolo.” L’esperienza li ha dunque aiutati a crescere, li ha resi protagonisti del palcoscenico e della vita aiutandoli ad avvicinarsi al tema del nostro territorio devastato. L’intero Progetto si è rivelato molto divertente ed è stato altamente consigliato dalla compagnia. Arrivederci al prossimo anno!

lunedì 5 giugno 2017

“COME VE LO IMMAGINATE IL PARADISO?”

“COME VE LO IMMAGINATE IL PARADISO?”

Le classi quinte del Liceo Scientifico Enrico Fermi presentano vari temi del Paradiso Dantesco
Di I. Costanzo, M. Aburime, C. Liguori, L. Grillo

I ragazzi di quinta, accompagnati dalle loro docenti di lettere, hanno terminato quest’anno il percorso di “Lectura Dantis” con il Paradiso del mondo Dantesco. Il Progetto consiste nella rappresentazione di un lavoro effettuato dai ragazzi, con la guida della docente di Italiano, su un tema specifico di una delle tre cantiche della commedia Dantesca.
Iniziato tre anni fa con l’Inferno, per poi continuare l’anno successivo con il Purgatorio ed infine terminare quest’anno con il Paradiso le quinte classi, che hanno aderito spontaneamente a questa iniziativa, hanno trattato temi diversi: la V As, coordinata dalla Prof.ssa Eleonora Ciambelli ha lavorato sul tema “Sulla lingua come prodotto della ragione umana: Adamo e la torre di Babele”, poi è intervenuta la V I, con la Prof.ssa Carmen Orabona con il tema “Sulle ali del potere”; a seguire la V H, con la Prof.ssa Antonella Petito: “Un viaggio tra due soli: Francesco e Domenco” e la V O, con la Prof.ssa Anna Di Ronza: “Gli echi dell’esilio della commedia”. Il lavoro si è poi concluso con la classe della Prof.ssa Maria Rosaria Esposito, la V C, trattando “S’aperse in novi amor/ l’eterno amor. Ordine del cosmo e nuove gerarchie”. I ragazzi hanno presentato un lavoro realizzato in power point intervallato dalla lettura dei versi dei canti prescelti accompagnati da un sottofondo musicale di violino, chitarra, pianoforte e voce. Sono state proposte anche delle nuove interpretazioni critiche e rielaborati i suggerimenti esplicativi forniti da autori e studiosi della Divina Commedia. In particolare, i ragazzi della V C dopo una breve presentazione e prima di iniziare ad esporre il proprio lavoro hanno chiesto agli spettatori, al fine di capire come il Paradiso viene pensato nelle giovani menti: “Come ve lo immaginate il Paradiso?”. Molti hanno risposto: “Bianco”, oppure “Azzurro”, e altri “Con le nuvole” segno di come questo sia ideato nei propri pensieri come un concetto ultraterreno. Trattando l’ordine del cosmo e le nuove gerarchie, il discorso si è poi spostato sul concetto di universo infinito, introdotto dal brano di Cohen Alleluja cantato e suonato da alcuni studenti. “Lectura Dantis” è un altro grande successo del Liceo Scientifico Enrico Fermi che trova sempre metodi alternativi per far avvicinare i ragazzi allo studio e alla lettura di testi poco moderni, rendendoli più leggeri e talvolta anche più interessanti.

RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO DALLA IV D

RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO DALLA IV D

DOCENTE DI RIFERIMENTO: PROF.SSA GIOVANNA VASSALLO

Gli studenti della IV D del liceo scientifico E. Fermi Aversa (CE), durante il corrente anno scolastico, hanno provato a sperimentare un metodo innovativo di approccio allo studio della fisica, al fine di renderlo più agevole, e perché no divertente. Sotto lo stimolo della docente di matematica e fisica Giovanna Vassallo, si è lavorato usando la metodologia della flipped che ha previsto la suddivisione del gruppo classe in gruppi di lavoro a cui è stato affidato l’approfondimento di una precisa porzione  di programma e di specifici argomenti, completati poi con l’esecuzione di un PowerPoint espositivo e sintetico del lavoro svolto.
L’obiettivo finale del lavoro profuso è stata la creazione di un libro, sia in versione on-line che cartacea, che includesse le attività svolte dai vari studenti con l’intento di creare una banca dati per la consultazione costante e slancio per il nostro lavoro e soprattutto ci ha dato la sensazione di tradurre in qualcosa di materiale e immediatamente spendibile, ciò che, altrimenti, poteva apparire semplicemente nozionistico.
Studenti 4D: Carmen Andreozzi,Maria Castaldo, Giovanna Costanzo, Roberto Di Martino, Danilo Di Girolamo, Giovanni Gargiulo, Giuseppe Iorio, Rebecca Leandri, Francesca Mattiello, Gennica Martiniello, Emanuele Vincenzo Maisto,Alessia Marrandino,  Clorinda Mezzcapo, Giovanna Milone, Teresa Papa, Maria Chiara Pellegrino, Alessia Petito, Marika Picone, Giuseppe Russo, Alessia Angela Schiavone, Andrea Sessa, Lory Verde.
Docente matematica e fisica: Giovanna Vassallo

LICEO FERMI: GLI STUDENTI DELLA CURVATURA DI DIRITTO ED ECONOMIA ALL'OSPEDALE PSICHIATRICO GIUDIZIARIO DI AVERSA

Liceo Fermi: gli studenti della Curvatura di Diritto ed Economia all’Ospedale Psichiatrico Giudiziario di Aversa

L’Alternanza Scuola Lavoro alla riscoperta del proprio territorio
Di E. Massimo e C. Vallifuoco

"Aversa è una città di grande valore ma purtroppo sottovalutata per il suo livello artistico dai suoi stessi cittadini". Sono queste le parole della dottoressa Grazia della Volpe, docente di Storia Medievale all’Università Federico II di Napoli che ha accompagnato i gruppi delle cassi terze della Curvatura di Diritto ed Economia in visita guidata all'ex Ospedale Psichiatrico Giudiziario Filippo Saporito di Aversa. Gli OPG erano strutture d’internamento dipendenti dal Ministero della Giustizia. L’internamento era una misura di sicurezza di tipo detentivo prevista dal nostro ordinamento giuridico. Con l’approvazione della legge numero 81 del 2014, che prevedeva la chiusura di tutti i tribunali giudiziari italiani, anche quello di Aversa nel giugno del 2016, chiuse definitivamente. Ad un anno dalla chiusura, l’ex OPG diventò in parte museo criminologico e in parte luogo di detenzione a custodia attenuata, offrendo l’opportunità al detenuto di riabilitarsi durante gli ultimi anni della propria pena. Il nome della struttura, Filippo Saporito, richiama lo psichiatra italiano dei primi anni del ‘900 che si occupò della costruzione del primo ospedale psichiatrico giudiziario in Italia proprio ad Aversa. “Conoscere il proprio territorio, la propria città, dovrebbe rientrare nel percorso formativo di ogni individuo. Il museo criminologico rappresenta un importante sedimento storico per la città che spazia dalla storia all'arte. È importante ricordare che ad Aversa c’è la storia della psichiatria e la letteratura di tale ambito. L'ex OPG, ora casa di reclusione, è una città nella città dove c'è vita, una vita fatta di sofferenza. Conoscerla può essere anche propedeutico a un'educazione ai sentimenti. Per questo è fondamentale riscoprire il proprio territorio e nella fattispecie l'ex OPG” sostiene la dottoressa Della Volpe il cui approccio è piaciuto molto ai docenti del Liceo Fermi e ha catturato l’interesse degli studenti soprattutto perché l’attenzione non si è focalizzata soltanto su aspetti di natura criminologica e psichiatrica ma la narrazione si è allargata anche su storie dolorosissime di uomini e donne che hanno lasciato un grande patrimonio culturale. Le storie di queste persone mentalmente instabili, il loro vissuto ha per noi un grande valore che dovrebbe essere testimoniato con maggior forza dalla città di Aversa. Le storie legate a questa struttura sono molte, così come sono molti i personaggi famosi, per il loro curriculum penale, che hanno soggiornato nella struttura come internati. I casi esemplari sono quello della contessa Pia Bellentani e della sua passione amorosa sfociata in pazzia omicida, e quello di Leonarda Cianciulli ricordata come la Saponificatrice, colei che ammazzava le vittime e ricavava saponi e dolcetti con i resti dei cadaveri. Le professoresse responsabili della Curvatura, Annagrazia Rambone e Silvana Pernisi soddisfatte ci hanno dichiarato: “Le nostre considerazioni sono sicuramente positive. Abbiamo pensato a questa visita come parte integrante del vostro percorso sperando fosse un’importante apertura alla conoscenza del nostro territorio, alla conoscenza di una realtà sociale come la malattia mentale e un approccio modesto alla realtà carceraria. Ci auguriamo fortemente che da parte dei partecipanti ci sia stato il completo apprezzamento di questo percorso”. E la risposta alle speranze delle professoresse è sicuramente positiva: “La visita all'OPG è stata davvero molto interessante. Ricca di particolari che hanno sicuramente approfondito la conoscenza sulla nostra città, soprattutto dal punto di vista culturale. Il solo pensiero che tutto lì abbia un passato così tanto importante, ci incuriosiva sempre più. Esperienza che sicuramente rifarei” dice una ragazza della 3ªI.  “È stata un’esperienza stimolante e migliore di quanto mi aspettassi, nonostante non fossi partito con molto entusiasmo, forse anche grazie alla guida che è stata molto più che esaustiva in ogni minimo particolare” continua uno studente della 3ªL. Grande successo insomma per la Curvatura di Diritto ed Economia al Liceo Fermi che ancora una volta sceglie il meglio per i suoi studenti.

lunedì 22 maggio 2017

BENVUNUTI IN PARADISO: CLAUDIO COLUZZI PRESENTA IL SUO LIBRO AL LICEO FERMI

BENVUNUTE IN PARADISO: CLAUDIO COLUZZI PRESENTA IL SUO LIBRO AL LICEO FERMI

Un incontro per denunciare la violenza e un messaggio di positività per gli studenti
Di I. Costanzo, M. Aburime

Il 15 Maggio presso l’aula magna del Liceo Scientifico Enrico Fermi di Aversa si è tenuta la presentazione del libro Benvenute in paradiso. Schiave della terra dei casalesi del giornalista de Il Mattino,  Claudio Coluzzi. L’autore è stato presentato dalle docenti di lettere Eleonora Ciambelli e Annamaria Ruggiero che, accogliendo gli studenti del Liceo, hanno  introdotto il libro: un vero messaggio contro la violenza sulle donne. Una storia vera ma romanzata, un intreccio tra verità e giallo, che narra di due ragazze che hanno lasciato l’Albania per inseguire il sogno di avere un futuro migliore in Italia. Con questa illusione, si sono invece ritrovate  nel casertano, vittime dello sfruttamento della prostituzione. L’autore denucia pubblicamente fatti raccapriccianti relativi al mondo di donne straniere che, con l’inganno, vengono portate in Italia e divengono vittime della delinquenza. Le protagoniste dell’inchiesta, su cui  Coluzzi  e la polizia hanno indagato, sono Sonia e Jana. La prima sarà uccisa del suo stesso sfruttatore, mentre la seconda, incinta di un suo “cliente” sarà costretta a partorire in Germania. Lì le sarà strappato il figlio per essere rivenduto dagli sfruttatori ad una coppia tedesca.”La vostra forza è il numero di parole che conoscete e il modo in cui le usate”così Claudio Coluzzi parla agli studenti dell’importanza della parola, proprio lui che  ha realizzato in prima linea questa inchiesta e per questo motivo è stato in più occasioni minacciato. I suoi articoli, infatti, sono stati più volte pubblicati sul quotidiano Il Mattino ma la scelta di pubblicare  Benvenute in paradiso nasce dall’esigenza di entrare in maniera più duratura nelle case dei lettori: ”il libro dura di più” sostiene fermamente il giornalista riferendosi alla volontà di non limitarsi alle battute di un articolo di giornale. L’incontro è stato arricchito da ragazzi e professori, curiosi di sapere qualcosa in più del libro che hanno letto. Molti si domandano se i personaggi citati all’interno del romanzo sono del tutto reali o se c’è qualcosa di inventato. E Coluzzi, soddisfatto della curiosità dei giovani lettori, risponde: “Tutto il racconto è tratto da una storia vera, con personaggi che realmente hanno interagito con me in questa “lotta”. C’è un solo particolare: i nomi dei personaggi del racconto. Quelli non corrispondono ai nomi reali”. Al  termine della presentazione, noi della Redazione Cultura del giornale del Liceo Parola al Fermi! abbiamo chiesto al giornalista le sue impressioni sull’incontro appena svolto con i ragazzi. Coluzzi gentile e disponibile, sorridendoci ha risposto: ”Sono davvero felice di essere stato qui con voi. Aversa è la mia città ed è, chiaramente, la città a cui più tengo. Sono contento che tutti gli studenti si siano cosi interessati a questi temi perchè sono convito che è proprio grazie a voi e al vostro modo di reagire nei confronti della violenza sulle donne e della criminalità, ci sarà la possibilità di cambiare in positivo il nostro territorio, che è un territorio che merita perché abitato anche da persone positive e non solo da uomini violenti. E voi ne siete tesimonianza”.

LICEO FERMI. LABORATORIO CROSS MEDIAL: CHI C’È DIETRO LE QUINTE?

LICEO FERMI. LABORATORIO CROSS MEDIAL: CHI C’È DIETRO LE QUINTE?

Intervista alla Professoressa Concetta Maria Crisostamo, coordinatrice della classe 2.0 che pubblica online gli articoli del giornale “Parola al Fermi!”
Di F.Ceneri , A.D.Fabozzi e P.Tozzi

Concetta Maria Crisostamo, docente di italiano, latino e geostoria, coordina la classe 2.0, la 1Esa, sulla messa online degli articoli redatti dalle nostre redazioni. Parolaalfermi.blogspot.it infatti, è l’indirizzo web per leggere il giornale online del Liceo Scientifico Enrico Fermi. La pagina è stata ideata e creata dalla classe 2.0 sotto la direzione della prof.ssa Crisostamo alla quale abbiamo rivolto alcune domande sul Progetto Cross Medial per soddisfare la nostra curiosità.

Cosa ne pensa del progetto "Cross Medial"?

È un'iniziativa straordinaria perché incrementa un approccio corretto all'informazione, rende possibile avviare percorsi didattici paralleli, permette di introdurre gli studenti nelle tematiche relative al mondo dell'informazione giornalistica.


Pensa che il giornalino del Liceo possa incrementare il tasso di informazione tra gli studenti del nostro istituto?

Sicuramente è un mezzo che contribuisce ad incrementare la comunicazione e facilita la diffusione delle notizie sulla vita scolastica del nostro istituto.  Il giornalino ha una forte potenzialità interattiva in coloro che lo leggono, in modo che i lettori del nostro liceo possono essere, non solo sondati in termini di indici di gradimento, grazie ai social, ma anche consultati per conoscere motivazione delle opinioni, suggerimenti, esigenze.


Gli articoli redatti dalle nostre redazioni vengono caricati sul web dai suoi ragazzi di alcune classi 2.0. Secondo la sua impressione, sono entusiasti dell'idea che esista un giornalino che è costantemente attivo su tutto ciò che riguardi il Liceo Fermi?

Assolutamente sì. Hanno accolto il progetto con molto entusiasmo perché si trattava di un'esperienza educativa nuova ma anche formativa e, soprattutto, si è rivelata un' importante occasione di educazione sociale, sia per i contenuti di cui si parla sia per l'attività in sé, non solo perché il prodotto è destinato a essere letto da altri, ma anche per le caratteristiche proprio del lavoro da svolgere: per arrivare a un prodotto finito e apprezzato è necessaria la collaborazione di tutti.